“Core ‘e mammà”: i migliori proverbi napoletani sulla donna più importante


Gli italiani sono un popolo di mammoni secondo un luogo comune internazionale, ma è a Napoli che questa credenza ha un fondamento reale. Come potrebbe non essere così? Le famiglie napoletane sono particolarmente matriarcali: la moglie decide, porta avanti la casa, educa i figli, cucina, lavora. E’ naturale che qualunque uomo napoletano non troverà mai una donna più importante di sua madre, non si sentirà mai amato come quando veniva definito “core ‘e mammà” (cuore di sua madre).

Quello di una mamma è un amore universale, sai che non devi conquistarla perché a lei piaci a prescindere. Del resto, come cantava anche Pino Daniele “ogne scarrafone è bbello ‘a mamma soia” (anche gli scarafaggi sono belli per la loro madre). La mamma consola sempre, qualunque sia il problema. Sia da bambini che da adulti le braccia di una madre riescono ad alleviare qualunque sofferenza ed è proprio vero che “chi tene ‘a mamma nun chiagne” (chi ha la mamma non piange).

Può capitare, invece, che un figlio non voglia chiedere aiuto ai genitori, non voglia far preoccupare troppo la mamma. Anche in quel caso, anche nel silenzio assoluto, lei riesce comunque a capire con un semplice sguardo. In quel caso è probabile che dica sorridendo che “‘o figlio muto ‘a mamma ‘o ‘ntenne” (una madre capisce anche un figlio muto).

Il bello è che per quanti figli possa avere una madre dispenserà sempre il suo amore allo stesso modo per tutti, come il sole illumina tutta la terra. Come si dice a Napoli  “una mamma è bona per ciente figlie, ciente figlie nun so’ bone pe’ na mamma” (una mamma basterebbe a cento figli e cento figli non basterebbero ad una mamma).

Più cresciamo, più ci rendiamo conto di quanto sia importante quella presenza, più stringiamo rapporti, incontriamo persone, ci innamoriamo, più ci rendiamo conto che  “chi te vo’ bene cchiù de’ mamma, te ‘nganna” (chi afferma di volerti bene quanto una mamma ti inganna). Mentre invece “l’ammore ‘e mamma nun te ‘nganna” (l’amore di una mamma non ti inganna mai).

Tutte le mamme sono le migliori per i figli e se non lo sono o commettono errori gravi vengono perdonate. Un uomo molto saggio potrebbe dire che “è meglio ca more ‘nu bbuon pate che ‘na cattiva mamma” (un figlio preferirebbe la morte di un buon padre piuttosto che quella di una madre, pur se cattiva). Perché alla fine succede: la persona più importante della nostra vita è destinata a lasciarci, nessuna madre vorrebbe sopravvivere a suo figlio.

Come spesso avviene per le cose importanti, solo dopo averla persa ci rendiamo conto di quanto fosse importante per noi la mamma. Così ci troviamo ad iniziare ogni frase con “comme diceva mammà”, ogni piatto che assaggiamo pensiamo che non è “comme ‘o faceva mammà”.

Che ci sia ancora o non ci sia ancora la madre, bambino, ragazzo, adulto o anziano quando si sentirà solo, quando avrà bisogno di un amore incondizionato e due braccia confortanti, quando avrà paura con un sussurro o un urlo chiamerà sempre “mammà”.


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