Notte dei Musei, si illumina l’Europa. A Torre Annunziata, Oplontis resta al buio


Nella notte europea dei musei, durante la quale tutti i siti archeologici e i musei sono illuminati o sono aperti al pubblico anche nelle ore notturne, il sito di Oplontis a Torre Annunziata era al buio. Il sito archeologico oplontino, a cui manca da tempo un adeguato impianto di illuminazione, ha vissuto la sua notte dei musei in maniera diversa, illuminato dal calore e dall’amore di alcuni cittadini che si sono recati ai cancelli del parco archeologico illuminando l’ingresso con delle candele.

La scelta di lasciare al buio il sito di Oplontis non è condivisa dai cittadini e dall’Archeoclub di Torre Annunziata, che pretende più attenzione per il sito archeologico oplontino.

Poteva essere un momento favorevole per i turisti, proprio adesso che si è in grado di offrire ai visitatori la possibilità di integrare la visita della Villa A con quella dei preziosi reperti esposti nelle sale del Museo dell’Identità a Palazzo Criscuolo.

La Festa dei Musei a Torre Annunziata continuerà anche oggi, domenica 21 maggio, infatti fino a mezzanotte le sculture e gli ori di Oplontis, i pupi napoletani del maestro Corelli, le armi storiche della Real Fabbrica d’Armi e il presepe dell’Identità del maestro Giordano potranno essere ammirati dai visitatori. Anche Villa del Parnaso da poco consegnata alla città rimarrà aperta fino alle 22.00.

A portare avanti l’iniziativa che ha illuminato Oplontis con delle candele è stato Vincenzo Marasco del Centro Studi Nicolò D’Alagno, sempre attento a tutto ciò che riguarda Torre Annunziata e soprattutto la Villa di Oplontis. Sul suo profilo Facebook infatti oggi scrive:

“Oplontis ci ringrazia. Essa ci ringrazia per non averla fatta sentire sola in una sera dove tutti gli altri Musei e siti di interesse culturale festeggiavano. Oplontis ci ringrazia per esserci distinti dalla massa distratta e amorfa. Ci ringrazia per averla distolta dal buio, da una condizione decretata da una mancata volontà gestionale. Noi in cambio abbiamo fatto quello che un cittadino che ama il suo territorio poteva fare e speriamo che queste luci servano ad illuminare anche la mentalità dei tanti che ancora oggi si permettono di escludere Oplontis dai futuri piani di riscatto locale. Speriamo d’altronde in un futuro migliore. Evviva la nostra anima, evviva Oplontis!”

Vincenzo Marasco aveva espressamente chiesto che non fossero presenti i tre candidati alla poltrona da sindaco proprio per evitare strumentalizzazioni in vista delle prossime elezioni. La questione ha visto l’interesse dell’assessore alla Cultura Imma Alfano che si è mobilitata subito appena informata della faccenda, scrivendo alla Soprintendenza, la quale gli ha risposto che non c’erano i presupposti tecnici necessari per aprire la Villa. Anche il Sindaco Giosuè Starita si era proposto di accollarsi la spesa per l’illuminazione, a ciò è seguito il rifiuto della Soprintendenza.

Foto di: Vincenzo Marasco e Maria Matrone


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