Necropoli di Pizzofalcone: il cimitero dei primi napoletani

Monte Echia


 

Monte Echia

Napoli, la città in cui le bellezze artistiche e architettoniche la fanno da padrona. Una città che, periodicamente, riesce a sorprenderci con nuove ed inaspettate scoperte archeologiche risalenti ai tempi più antichi e remoti.

Ne è un esempio il ritrovamento, più o meno recente, di una necropoli definita dagli studiosi come la più antica della nostra città, situata sul colle di Pizzofalcone e conosciuta oggi da tutti come la Necropoli di Partenope o di Pizzofalcone.

Una necropoli, come anche l’origine greca del nome suggerisce – necròs, morto e polis, città –, è letteralmente la “città dei morti”, un vero e proprio cimitero a cielo aperto dell’antichità composto, per l’appunto, da un agglomerato di tombe contenenti i membri di un determinato territorio.

Il sito archeologico, attualmente non visitabile, è ubicato in via Nicotera 10 e il merito del suo reperimento va all’illustre archeologo partenopeo Mario Napoli e alla sua squadra che, in maniera del tutto casuale, nel maggio del 1949, scoprirono l’area mentre erano intenti a portare avanti dei lavori di ristrutturazione di un edificio distrutto a causa dei bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.

Il team di esperti grazie anche al rinvenimento di un buon numero di vasi protocorizi tardi, riuscì a datare la costruzione della struttura, stimandola intorno alla seconda metà del settimo secolo a.C.

Le tombe e gli oggetti trovati nella suddetta zona, tutti di tipo greco e greco – orientale, hanno dimostrato che Napoli fu una sub-colonia di Cuma, la quale, a sua volta, fu prima colonia greca d’Occidente utilizzata come porto – fortezza per il controllo marittimo delle coste del Golfo partenopeo.

La zona di Pizzofalcone è da sempre considerata come un luogo d’élite sia la sua posizione centrale a pochi passi da Piazza del Plebiscito, sia per i suoi scorci panoramici a picco sul mare, non a caso è stata scelta come location per l’ambientazione della serie tv “I bastardi di Pizzofalone”.

Non solo. Anche gli uomini più illustri e potenti del passato scelsero quest’area per la costruzione di lussuose ed esclusive ville residenziali come il senatore e militare romano Lucio Licinio Lucullo verso la fine del I secolo a.C. oppure come Romolo Augustolo, ultimo imperatore dell’Impero Romano d’Occidente.

Piantina della necropoli (fonte: Archemail)

 


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