Palazzo dell’Immacolatella a Napoli: un gioiello barocco voluto da re Carlo di Borbone


Il palazzo dell’Immacotella (edificio della Deputazione della Salute) è uno dei palazzi di maggiore interesse storico e artistico di Napoli. Situato nella zona portuale, tra la calata del Piliero e la calata di Porta di Massa, il Palazzo fu costruito negli anni quaranta del Settecento, per volere di re Carlo di Borbone, dall’architetto Domenico Antonio Vaccaro, cui si deve l’originale pianta ottagonale della struttura.

Fu edificato in occasione della risistemazione del fronte a mare tra il molo grande e il castello del Carmine e inizialmente fu collocato di fronte al porto piccolo, su un molo, e collegato tramite due ponti che racchiudevano il piccolo bacino, ma dopo l’Unità d’Italia è stato aggiunto un prolungamento all’entrata e inglobato nella nuova colmata della calata Porta di Massa dopo i lavori di ampliamento al Porto.

Molo Immacolatella dopo ristrutturazione del 2021 – fonte Baku wikipedia

Il palazzo è caratterizzato dalla statua della Vergine Maria, che svetta dalla sommità dell’edificio, e da altre sculture: simbolismi mariani, tutti opere di Francesco Pagano (la Vergine inizialmente era stata attribuita a Vaccaro).

Per un breve periodo del XIX secolo il Palazzo è stato abbellito con la fontana del Gigante, nota anche come fontana dell’Immacolatella proprio per questa sua collocazione.

Il Palazzo in origine nacque come sede della Deputazione della Salute e del Comandante del Porto e fu poi usato come stazione marittima; attualmente non è destinato ad alcuno scopo, ma in futuro dovrebbe essere oggetto di interventi di restauro per adibirlo a spazio museale.


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