La Grotta dello Smeraldo: come raggiungere questo gioiello naturale


Fra le tante bellezze che arricchiscono la Costiera Amalfitana, la Grotta dello Smeraldo, a Conca dei Marini, è senza dubbio una delle più suggestive. Si tratta di una cavità carsica, parzialmente invasa dal mare, ampia circa 45 x 32 metri ed è alta 24 metri.

Una fenditura sottomarina la collega col mare aperto: la fioca luce che trapela da questo spazio regala all’acqua all’interno della grotta sfumature di verde acceso. Questa particolare tonalità, simile ad uno smeraldo, ha dato nome alla grotta.

In principio, la cavità era molto al di sopra del livello del mare e, quindi, completamente asciutta: questo ha portato alla formazione di numerose stalattiti e stalagmiti che, spesso, si incontrano a formare maestose colonne naturali alte più di 10 metri.

La grotta si è inabissata in seguito ad un violento fenomeno di bradisismo ed, oggi, è l’habitat ideale per un particolare e rarissimo tipo di anemoni, le Anemonactis mazely.

Eppure, questo prezioso gioiello naturale è stato scoperto per puro caso. Alcuni testi antichi riportavano la presenza di una grotta di questo tipo nel tratto costiero in questione, ma non venivano riportati dati precisi sulla sua reale esistenza.

Come si legge anche su Costieraamalfitana.com, solo nel 1932 un pescatore locale, Luigi Buonocore, scoprì l’ingresso alla cavità. Si racconta che dopo questa scoperta Buonocore venisse considerato una leggenda vivente da tutti i suoi compaesani che lo fermavano per congratularsi con lui per aver riportato alla luce una simile bellezza.

Dal 1956 il fondale della grotta è arricchito da un presepe di ceramica composto sotto al livello dell’acqua: ogni anno, il 25 dicembre, dei sub si immergono per deporre fasci di fiori di fronte al Bambinello come devozione unica. Un’ultima curiosità sulla grotta è che è stata usata per numerose riprese della fiction “Capri”, andata in onda su Rai 1.

La Grotta dello Smeraldo è liberamente visitabile da chiunque voglia godere di uno spettacolo naturale unico, ma, ovviamente, raggiungerla non è così semplice a meno che non si disponga di una barca.

All’interno c’è anche un piccolo molo con numerose barche in legno, tuttavia, visto il poco spazio è consentito l’ingresso a poche imbarcazioni per volta, sostando all’interno solo per poco tempo. Ad Amalfi o a Conca dei Marini è anche possibile farsi traghettare al suo interno da caratteristici pescatori o marinai locali, pagando ovviamente il servizio.

La grotta è raggiungibile anche dalla terraferma, con un percorso che inizia dalla strada costiera SS 163. In particolare, per chi si trova lungo la strada, si può accedere ad un piccolo parcheggio. Da lì vi è un’ampia scalinata che scende verso il mare e, successivamente, un ascensore.

Dopo aver pagato il biglietto di 5 €, si potrà finalmente accedere alla grotta grazie ad un tunnel artificiale: sempre considerando le piccole dimensioni, la visita non durerà, comunque, più di 30 minuti.


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