“Chi nun s”o po’ piglia’ cu”a chiesa, s”a piglia c”o campanaro”


Il proverbio che affrontiamo oggi, con la simbologia ecclesiastica, da un insegnamento che, anche se attualissimo, è di probabile derivazione latina, ed in particolar modo, quello che tra un po’ descriveremo, ricorderà una nota favola di Fedro. Il detto spiega che:

“Chi nun s”o po’ piglia’ cu”a chiesia, s”a piglia c”o campanaro” TRADUZIONE: Chi non può prendersela con la chiesa, se la prende con il campanaro.

Questo detto vuol far capire che coloro che non possono prendersela con chi è più grande di loro, si scagliano sempre contro i più piccoli, i capri espiatori. Non sorprenda che come simbolo venga scelta la Chiesa. Ogni proverbio ha un origine sempre antica e popolare. Con molta probabilità questo risale a tempi pre unitari, quando il clero poteva vantare numerosi privilegi. Per quanto riguarda la fonte, vorremmo azzardare questo confronto. Questa è la celebre “fabula” di Fedro:   IL LUPO E L’AGNELLO Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l’agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: “Perché osi intorbidarmi l’acqua?” L’agnello tremando rispose: “Come posso fare questo se l’acqua scorre da te a me?” “E’ vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole”. “Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato”. “Allora” riprese il lupo “fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie”. Quindi saltò addosso all’agnello e se lo mangiò. Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.


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