La leggenda di Napoli: l’amore atroce che fece nascere i 4 colli della città


La leggenda dei colli di Napoli è una leggenda che parla d’amore. È una delle più belle storie che riguardano la nostra città, e viene tramandata da Matilde Serao.

Quello tra Napoli e le storie d’amore è un rapporto che trascende il tempo, sia esso un amore felice o tormentato, respinto o corrisposto non è mai stato un dettaglio di grande importanza. La passionalità, la bellezza d’animo e la voglia di vivere delle persone che vivono quella città, e il Mezzogiorno tutto, hanno sempre caratterizzato stili di vita e modi di fare, dando origine a storie e leggende d’ogni tipo.

Tutto a Napoli, dalle persone alle pietre, trasuda amore e non resta insensibile al dolce richiamo dell’innamoramento. Anche i protagonisti della storia che ora andremo a raccontare hanno conosciuto le gioie e i dolori legati a questa complessissima e, al tempo stesso, meravigliosa condizione.

Il racconto è incentrato su quattro fratelli che erano giovani, vigorosi, belli d’aspetto e gentili di spirito. Vivevano la loro vita l’uno al fianco dell’altro, legati da un autentico ed indissolubile amore fraterno. Il loro idillio familiare, però, era destinato ad essere stravolto in quanto il cuore di ognuno di loro ardeva, in segreto, per una donna.

I giovani, alla luce dell’ottimo rapporto che li univa, decisero di mettere a nudo i sentimenti che li inquietavano. Il caso beffardo volle che tutti e quattro i fratelli fossero innamorati della stessa fanciulla la quale, come se non bastasse, non corrispondeva al sentimento di nessuno di loro. La serenità familiare venne sconvolta da quella scoperta scioccante, l’armonia che li aveva accompagnati s’incrinò, per sempre, ed avrebbe lasciato posto ad una guerra intestina.

Inevitabile sangue fratricida sarebbe stato sparso se una notte la fanciulla, causa di discordia, non fosse sparita per sempre. I giovani, sicuramente disperati per tale scomparsa e per l’impossibilità di quell’amore, decisero comunque di aspettare il ritorno della ragazza, ignari del fatto che la loro attesa sarebbe stata eterna.

L’aspettarono per millenni e si tramutarono in quattro colli fioriti che in loro memoria presero i nomi di: Poggioreale, Vomero, San Martino e Capodimonte. L’amore per una donna li aveva divisi, il fato li volle di nuovo vicini ed inseparabili, perennemente in preda ad un amore infinito ed immutabile che il tempo non potrà mai scalfire.


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