“Puozz’ avé mez’ora ‘e petriata dinto a nu vicolo astritto…” Che significa?


Puozz’ avé mez’ora ‘e petriata dinto a nu vicolo astritto e ca nun sponta, farmacie ‘nchiuse e miedece guallaruse!“. Una vera e propria maledizione rivolta ad un odiato nemico o ad un proprio rivale.

“Possa tu essere sottoposto a una mezz’ora di lapidazione in un vicolo stretto e cieco, che non offre possibilità di fuga, con farmacie chiuse e medici erniosi, lenti nel soccorso“, questa la traduzione letterale dell’espressione napoletana che viene utilizzata come imprecazione, contro le persone nemiche.

Una frase malevola rivolta contro un nemico al quale si augura una mezz’ora di lapidazione in un luogo senza uscita e come se non bastasse con farmacie chiuse e medici lenti nell’apportarvi il soccorso dovuto. In pratica una maledizione senza via di scampo!

La maledizione è una vendetta, un rancore che si manifesta attraverso l’augurio del male a qualcuno, che soddisferà la sete di vendetta di chi l’ha lanciata. Ma cos’è una maledizione? E’ un fascio di pensiero, di energia che si abbatte sulla persona, tanto più intenso ed efficace, quanto maggiore sarà il desiderio della persona che la scaglia. La maledizione è ben diversa dalla semplice invidia che agisce a livello inconscio ed è impercepibile dalla stessa persona che la nutre, mentre la maledizione è cosciente e lucida e spesso si trasforma in “malocchio“. Questa di cui abbiamo parlato è solo una delle tante maledizioni napoletane, molte delle quali aventi origini antichissime.

Essere colpito da pietre in un vicolo senza uscite. Non si potrebbe “augurare” di più!


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