Scampia. Lo sport che unisce: figli dei poliziotti si allenano con quelli dei detenuti


Napoli – Nella palestra di Gianni e Pino Maddaloni a Scampia i figli di esponenti delle Forze dell’Ordine si allenano abitualmente con figli di detenuti. “Si allenano insieme per quattro ore al giorno, sei giorni a settimana – racconta Maddaloni a Repubblica – Così raggiungono l’eccellenza e si allontanano dalla strada.  E’ uno scambio, in cui chi è più fortunato dà il meglio di se per avvicinare alla legalità chi proviene da una realtà difficile”

Nella palestra, specializzata in arti marziali, si allena anche Biagio D’Angelo, pluripremiato campione olimpico, figlio di un poliziotto. Come lui, tanti ragazzi sono figli di finanzieri, vigili del fuoco e militari. Tanti altri, invece, hanno padri in carcere, arrestati dagli stessi genitori dei loro compagni. Tutto questo, però, allo sport vero, all’amicizia, non interessa: i giovani faticano, gareggiano e vincono insieme indipendentemente dal contesto in cui vivono.

Ancora una volta, la realtà mostra una Scampia diversa da quella descritta da libri e Serie TV: un far west dove si spara in ogni strada, dove il figlio di un camorrista deve assolutamente seguire le orme paterne ed i poliziotti sono bersagli mobili. La palestra Maddaloni rende evidente come le persone riescano sempre a fare la differenza, a cercare la giustizia ed a capirsi a vicenda senza bisogno di preconcetti e paure.


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