Il Savoia gonfia il petto e rispedisce a casa il Foggia


A.c Savoia 1908 – Foggia Calcio: 2-1

A.c Savoia 1908 (3-4-3): Gragnaniello 8;Sirigu 6,5,Checcucci 7(55’ Vosnakidis 6),Riccio 6,5; Giordani 7(75’ Mercadante s.v),Saric 7, Pizzutelli 7,5,Verruschi 7;Leonetti 6,5,Ferrante 7(61’ Boilini s.v),D’Apollonia 7,5. A disp: Volturo,Cremaschi,Cornacchia, Partipilo. All. Papagni

Foggia Calcio (4-3-3): Narciso 6; Bencivenga 5,5,Potenza 5,5,Gigliotti 6,Agostinone 5,5; D’Allocco 5(55’ Leonetti 6),Minotti 4,5(83’ Sainz-Maza s.v), Quinto 5; Cavallaro 6,5,Iemmello 6, Sarno 6(68’ Barraco 5,5). A disp: Micale, Loiacono, D’Angelo, Sicurella. All. De Zerbi

Marcatori: 23’ rig. Pizzutelli, 38’ Iemmello, 50’ Ferrante.

Arbitro: Paolini di Ascoli Piceno

Assistenti: Pizzagalli di Pesaro e Pancaldo di Barcellona Pozzo di Gotto

Ammoniti: Gragnaniello, Minotti

Note: Falli: Savoia 13, Foggia 9. Angoli: Savoia 1, Foggia 12. Fuorigioco: Savoia 4, Foggia 6.

 

Torre Annunziata
Lo si era già capito domenica scorsa ma la riprova la si è avuta oggi. Questo Savoia venderà cara la pelle fino alla fine, onorerà questa gloriosa maglia finchè il campionato di Lega-Pro non chiuderà i battenti. Da questo pomeriggio lo sa bene anche il Foggia, giunto a Torre Annunziata forse con troppa spavalderia, commettendo il grave errore di pensare di dover duellare contro una squadra dimessa e senza più alcuna motivazione e che invece è costretto a ritornarsene a casa con zero punti e due reti sul groppone. Commuove ancora una volta i propri tifosi il giovanissimo Savoia sapientemente guidato da Papagni che con grande spirito di sacrificio, versando in campo sangue e sudore è riuscito d avere la meglio su una delle squadre che praticano il più bel calcio del girone. Comprensibile dunque che al triplice fischio finale, l’occhio di bue sia tutto rivolto verso questi ragazzi che ricevono una vera e propria “standing-ovation” dai tifosi presenti al “Giraud” che chiamano ancora una volta i propri beniamini sotto la curva per cantare insieme a loro il consueto coro finale “bianchi ale’”. Indipendentemente da come vadano le cose, il connubio squadra-tifosi ha già vinto in partenza. E se poi dovesse arrivare il miracolo, è lì pronta una pagina in bianco da riempire nella storia di questa gloriosa società…

 

Le disposizioni tattiche
Il tecnico dei bianchi Papagni, dispone in campo i suoi con il classico 3-4-3 ormai disegnato su misura per il suo Savoia, sin da quando ha messo piede a Torre Annunziata. Gli interpreti sono quasi gli stessi che hanno affrontato la settimana scorsa la Salernitan, fatta eccezione per capitan Scarpa, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo (il capitano è nell’occasione sostituito da Ferrante) e per Cremaschi, preferito a Giordani. Sull’altra sponda, l’allenatore dei satanelli De Zerbi, conferma in blocco la formazione che ha sommerso di reti l’Ischia nell’ultimo match casalingo. In avanti, l’ex fantasista del Napoli, si affida alla propria falange di assalto composta dal trio Cavallaro-Iemmello-Sarno i quali hanno messo a segno sinora ben 27 reti in tre (per l’esattezza 9,11 e 7) dei complessivi 45 che attualmente fanno dei pugliesi il miglior attacco del campionato.

 

La cronaca
Parte fortissimo il Foggia che dopo appena 58” sfiora già il bersaglio grosso. Su un cross basso scodellato al centro, D’Allocco approfitta di un rimpallo in area e colpisce di prima intenzione, centrando in pieno la traversa. Il Savoia però ha un orgoglio da difendere e non ci sta a fare la vittima sacrificale. La risposta non tarda ad arrivare ed è griffat al 6’ da Leonetti che si libera bene di un avversario e lascia partire un bel tiro che impegna a terra Narciso. Si intuisce sin dalle prime battute che la partita risulterà essere divertente. I satanelli sin dai primi minuti si dispongono in campo con il baricentro molto alto e dimostrano di incarnare alla perfezione la filosofia ultra-offensiva del proprio tecnico ma così facendo, lasciano piuttosto incustodita la linea mediana, permettendo così ai bianchi di rendersi pericolosi in contropiede. Un vero e proprio campanello di allarme che al 23’ risuona nel deserto del “Giraud”, regalando ai pochi presenti un inaspettato arcobaleno. Punizione calciata da Verruschi in area di rigore, Riccio si inserisce a sorpresa nelle distratte maglie rossonere e colpisce di testa: Gigliotti tocca la sfera nettamente con un braccio e per l’arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Sulla sfera si presenta Pizzutelli che è freddo a battere sotto la traversa un Narciso vanamente proteso in tuffo. Gli ospiti però non ci stanno ed attutito il colpo, si riversano subito nella metà campo avversaria alla ricerca del pari che dopo un possesso di palla piuttosto prolungato arriva al minuto trentotto. Cavallaro mette in mezzo un cross teso che si trasforma in un assist preciso per Iemmello. La punta di proprietà dello Spezia, colpisce di prima intenzione con la sfera che prima sbatte sulla traversa e poi rimbalza oltre la linea. I ragazzi di De Zerbi, praticano un calcio molto aggressivo, affidandosi principalmente ai tagli di Iemmello. Lo si vede chiaramente che i lanci lunghi di Gigliotti e dei tre componenti della linea mediana, a cercare invitanti corridoi per il numero nove rossonero, sono frutto di schemi provati e riprovati in allenamento. Un atteggiamento troppo remissivo e rinunciatario dei torresi, sarebbe dunque davvero deleterio, un rischio che permetterebbe ai satanelli di trovare prima o poi il goal della vittoria. Anche Papagni del resto lo intuisce e invita ai suoi a giocarsela. In un divertente susseguirsi di capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra, il primo tempo scorre via senza altri sussulti rilevanti e tra gli applausi convinti del pubblico presente. Il secondo tempo, ci da conferma di quanto avevamo predetto: la partita regalerà ancora altre emozioni ed in effetti l’avvio è a dir poco scoppiettante. Pizzutelli (tra i migliori in campo per i biancoscudati), lavora un pallone strepitoso in linea mediana, si libera di forza di un avversario e con elegantissimo esterno destro pesca in area Ferrante il quale con un delizioso quanto dolce pallonetto, batte sul secondo palo l’incolpevole Narciso. De Zerbi corre subito ai ripari: dentro una quarta punta (Leonetti) per un centrocampista D’Allocco nella speranza di riacciuffare per i capelli la gara e subito arriva puntuale, una rabbiosa reazione. Corre il 59’ quando il francese Gigliotti si coordina dai circa quindici metri e fa partire un sinistro velenoso che sfiora il palo alla sinistra di Gragnaniello. Gli oplontini, scevri da ogni pressione, giocano in maniera ordinata, correndo tantissimo e per gli ospiti diventa sempre più complicato avvicinarsi al fronte nemico. Al 68’ ci prova Sarno a scuotere i suoi. Lo scugnizzo originario di Secondigliano, si accentra improvvisamente e lascia partire un tiro velenosissimo sul secondo palo che costringe Gragnaniello ad una parata plastica in tuffo, dal coefficiente di difficoltà molto elevato. E’ un momento di sofferenza per il Savoia che rischia di nuovo di subire il pareggio dopo alcuni minuti. Sugli sviluppi di un corner, si accende una autentica mischia stile rugby; da qeust’ultima spunta la zampata dell’ex Catania Potenza che mette incredibilmente fuori da pochi passi. I ragazzi di Papagni non sono però mai domi e restituiscono subito pan per focaccia in occasione di un contropiede fulmineo. Riccio scappa via sulla corsia di sinistra e con un bel filtrante pesca Verruschi in area: l’ex Pontedera strozza però troppo il tiro che si spegne sul fondo non poco distante dal palo destro della porta difesa da Narciso. In campo non ci si ferma mai, un match vietato davvero ai deboli di cuore;gli ospiti approfittano di un Savoia stremato per pigiare negli ultimi minuti sull’aceleratore e provare ad agguantare almeno il pari, affidandosi soprattutto alla velocità dei propri esterni,su tutti Cavallaro,il quale sulla fascia sinistra appare indemoniato e riesce a sgusciare via con estrema faciltà, favorito anche dai crampi di Verruschi. Proprio da una sua percussione, gli ospiti colpiscono il secondo legno della giornata con Iemmello che arriva prima di tutti sul cross messo dentro dal numero dieci pugliese, anticipa i centrali difensivi torresi  e colpisce a colpo sicuro stampando il pallone sul palo. Altri du brividi corrono lungo la schiene degli astanti  in rapida successione , costringendo  Gragnaniello ad indossare ancora una volta i panni di Superman per deviare due tiri da distanza ravvicinata prima del neo-entrato Barraco e poi di Leonetti. La sofferenza dura però solo altri tre minuti, sino a quando il sig. Paolini di Ascoli Piceno porta il fischietto alla bocca facendo esplodere il “Giraud” e mettendo il sigillo su quella che è una vera e propria impresa costruita da questo Savoia commovente che a fine gara va a prendersi i meritatissimi applausi dei propri sostenitori.


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