Euro2016, la Francia ai piedi del Napoli: così ha omaggiato Maradona e il club


Ventiquattro Nazionali provenienti dagli angoli più remoti dell’Europa, la crema del calcio continentale riunita attorno ai tavolini dei famosi bar d’Oltralpe e la Francia decide di rendere omaggio nientemeno che al Calcio Napoli. I miracoli del calcio e di un signore che ne ha fatto innamorare tutti, anche quelli che negli anni ’80 guardavano le partite con la maglia di “le roi” Michelle Platini sulle spalle. Così anche Euro2016 si è trasformato in un momento per ricordare le gesta di Diego Armando Maradona, che con gli Europei davvero c’entra poco o nulla, e della squadra che lo ha reso per sempre immortale, il Napoli.

Il tutto è avvenuto per decisione di monsieur Jean Paul Seytre, il console generale di Francia. E’ stato infatti quest’ultimo ad organizzare – secondo quanto riportato dall’edizione odierna del portale IlMattino.it – l’evento in onore della squadra partenopea attuale e del suo numero dieci per antonomasia, svoltosi presso la sede dell’Istituto francese di via Crispi, nel capoluogo campano.

Le imprese del Napoli campione d’Italia, simbolo della passione per il calcio che pervade in questi giorni le strade francesi (al di là degli scontri tra tifoserie), e la splendida annata della squadra allenata da mister Maurizio Sarri hanno ripreso vita nel racconto dello scrittore francese Alexandre Juillard, che a ciò ha dedicato appunto un libro. Mentre ad assicurare la presenza, quasi metafisica, di Diego Armando Maradona ci ha pensato una statua di terracotta raffigurante la testa del campione, realizzata nel 1989 dallo scultore napoletano Lello Esposito.

Presente, invece, in carne ed ossa il medico sociale del club, il dottor Alfonso De Nicola, il quale si è soffermato sulla voglia di emergere che alcuni atleti francesi hanno saputo portare all’interno dello spogliatoio azzurro: “Lo stimolo di ragazzi nati in Francia da genitori africani, come Ghoulam (che però gioca nell’Algeria) e Koulibaly, è fortissimo, perché loro hanno grande voglia di arrivare“. Ma anche i calciatori di fede musulmana sanno essere da esempio, poiché “hanno grande rigore e lo trasmettono anche ai compagni di squadra“.

Proprio come, invece, la città trasmette la sua celeberrima passione per il calcio, che non ha lasciato indifferente nemmeno uno Stato che sta ospitando i campionati Europei di calcio.


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