La ‘ndrangheta nella curva della Juve: suicida capo ultras bianconero

La curva della Juventus chiusa per cori razzisti


La ‘ndrangheta è entrata nella curva della Juventus. Nei giorni scorsi la procura di Torino ha arrestato 18 persone, ma la faccenda sembra ancora più complicata dopo il suicidio di Raffaello Bucci, detto Ciccio, storico capo ultrà della curva juventina. Oltre ad essere un tifoso della squadra bianconera, Raffaello Bucci ricopriva il ruolo di capo addetto alla sicurezza delle biglietterie della Juventus e consulente esterno in veste di Supporter Liaison Officer, una sorta di interlocutore tra il club e la tifoseria. Il giorno precedente al suicidio, Raffaello Bucci era stato interrogato come testimone. Per questo motivo, la procura torinese ha avanzato l’idea che il suicidio del tifoso juventino sia legato con le indagini sui malavitosi calabresi.

Secondo le indagini antimafia, i boss calabresi controllano il bagarinaggio dei biglietti delle partite della Juventus e altri presunti business. Il suicidio di Bucci non è però l’unica vicenda strana che si intreccia con le indagini. Infatti, dai magistrati doveva presentarsi anche Geraldo Mocciola, altro storico capo ultrà juventino. Mocciola però non si è presentato e sembra essere scomparso.

In passato, furono le curve del Napoli ad essere indagate, sopratutto dopo i fatti della finale di Coppa Italia in cui perse la vita Ciro Esposito. I media nazionali disegnarono le curve napoletane come dei covi per i camorristi. Lo stesso non avviene per la curva della Juventus, ma ormai è risaputo, Napoli gode di un’alta attenzione mediatica soprattutto quando si parla di camorra e cronaca nera.


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