Napoli, flop abbonamenti: per 4 anni prezzi più alti e Curve carissime. I prezzi delle altre big
Lug 25, 2016 - Luca Tesone
“La campagna abbonamenti non vorrei farla, dico ai nostri tifosi di venirci a vedere partita dopo partita. Prima proverò a capire quanta gente è intenzionata a sottoscrivere la tessera. Ma ho l’impressione che i napoletani non siano molto interessati. I risultati al botteghino, nelle scorse stagioni, sono stati davvero minimi. Vuol dire che c’è qualcosa che non va”. Così parlava Aurelio De Laurentiis nel 2011 a proposito della campagna abbonamenti del Napoli.
Oggi come allora, non mancano le critiche al numero uno del Napoli, a causa del recente rincaro del 30% applicato agli abbonamenti.
La storia recente del Napoli parla chiaro: prezzi troppo alti, stadio fatiscente, pochissimi abbonati. A conferma di ciò, abbiamo analizzato tutti i numeri del Napoli registrati negli ultimi 5 anni, dal 2012 al 2016, per capire se la ragione sta dalla parte di De Laurentiis o dei tifosi. Innanzitutto, partiamo con il numero degli abbonati del Napoli, in calo di anno in anno.
Abbonamenti |
Numero Abbonati |
Stagione 2012/2013 |
10,300 |
Stagione 2013/2014 |
13,230 |
Stagione 2014/2015 |
8,200 |
Stagione 2015/2016 |
6,500 |
Stagione 2016/2017 |
1000* |
*Dato non definitivo
Se si esclude la stagione 2o13-2014, coincisa con la partecipazione in Champions League, il numero degli abbonati è calato vistosamente. Addirittura, lo scorso anno si è raggiunto il record negativo di 6500 abbonati.
Anche quest’anno il trend non cambia: meno di 1000 abbonati per la campagna abbonamenti 2016/2017, complice il già citato rincaro dei prezzi e un calciomercato che non accende la fantasia dei tifosi. Ma da cosa è dipeso questo progressivo disinteresse verso il Napoli? Tanti sono i fattori, a cominciare dalla comodità delle pay tv, che giocoforza allontana i tifosi dallo stadio.
C’è però un elemento molto importante da tenere in considerazione. Gli abbonamenti del Napoli sono tra i più cari della Serie A.
Squadre |
Curve |
Distinti |
Tribuna Laterale |
Tribuna Centrale |
Tribuna Vip |
Napoli |
350 |
750 |
800 |
1500 |
3000 |
Juventus |
500 |
595-870 |
855 |
965 |
1615 |
Milan |
205 |
440-950 |
950 |
1500 |
1800-2100 |
Inter |
215 |
415-1250 |
– |
1600 |
1950-2250 |
Roma |
270 |
410-890 |
– |
890 |
1200 |
Lazio |
260 |
900-650 |
– |
990 |
3900-2150 |
Fiorentina |
250 |
400-700 |
675 |
1490-1980 |
2950 |
Se è vero che i prezzi degli abbonamenti del Napoli non superano quelli di Milan, Juve, Inter e Roma, restano comunque molto alti in relazione alle condizioni del San Paolo. Significativo poi il prezzo delle curve, tra le più care d’Italia, seconde solo a quelle della Juventus, che però gode di un impianto globalmente migliore del San Paolo.
La comparazione tra i vari abbonamenti delle squadre non è semplice, anche perché non tutti gli stadi presentano la stessa struttura del San Paolo, e diventa quindi più complicato rapportare i settori del San Paolo con quelli degli altri stadi. Il San Siro e lo Juventus Stadium, ad esempio, presentano una divisione particolare dei posti a sedere, che permette anche una fascia di prezzo più variegata, andando così incontro alle esigenze di un maggior numero di tifosi. Entrambi sono stadi moderni e funzionali, e lo si evince anche dal fatto che hanno ospitato a vicenda una finale di Champions League e di Europa League. Insomma, un confronto impietoso per l’impianto di Fuorigrotta, che solo da quest’anno vedrà partire tutta una serie di lavori di ristrutturazione a causa delle stringenti normative UEFA.
Per quanto riguarda invece il confronto tra i passati abbonamenti degli ultimi 5 anni, è evidente il rincaro dei prezzi operato dalla società partenopea negli ultimi anni. In particolare, i settori più “colpiti” sono le Curve e i Distinti. Per capire l’entità di questo aumento dei prezzi, basti ricordare che nella stagione 2013/2014, l’ultima del Napoli in Champions League, un abbonamento per i Distinti costava 570 euro. Oggi, invece, 750 euro. Impossibile quindi giustificare il recente aumento dei prezzi con l’ingresso nella massima competizione europea per club.
E’ sicuramente interessante notare poi come, all’aumentare del prezzo degli abbonamenti, cali anche il numero degli abbonati.
Abbonamenti |
Curve |
Distinti |
Tribuna Nisida |
Tribuna Posillipo |
Tribuna Onore |
Stagione 2012/1013 |
275 |
570 |
600 |
1140 |
2500 |
Stagione 2013/2014 |
275 |
570 |
600 |
1140 |
2500 |
Stagione 2014/2015 |
275 |
570 |
600 |
1140 |
2500 |
Stagione 2015/2016 |
330 |
685 |
720 |
1370 |
3000 |
Stagione 2016/2017 |
350 |
750 |
800 |
1500 |
3000 |
Un altro esempio di come il Napoli si stia sempre più allontanando dai suoi tifosi è dato dal recente “mini-abbonamento” organizzato per le due amichevoli estive previste al San Paolo. Anche in questo caso, troviamo dei prezzi decisamente elevati: 20 euro per due partite in Curva, addirittura 18 euro per le singole gare. E’ evidente come a De Laurentiis interessi poco o nulla degli abbonamenti, tant’è che quest’anno ha aumentato i prezzi del 30% senza una ragione ben precisa.
Le altre squadre di A hanno sì prezzi alti ma godono anche di uno stadio migliore, più settori in cui poter vedere la partita ed agevolazioni particolari. La crisi economica è sicuramente un fattore da non sottovalutare, specialmente al Sud, e quindi il prezzo dei nuovi abbonamenti non sono alla portata di molti napoletani. Inoltre, il calciomercato sottotono ha spento qualsiasi entusiasmo alla tifoseria partenopea.
Insomma, una serie di fattori che, messi assieme, dipingono un quadro semplicemente desolante. Cosa farà adesso De Laurentiis? Probabilmente, nulla. Il Napoli per adesso ha giustificato l’aumento degli abbonamenti comparandolo con quello delle altre big di Serie A, che hanno subito il medesimo rincaro. Ma basterà per convincere il tifoso napoletano? Difficile. Per adesso, la campagna abbonamenti è un autentico flop, e il mercato straripante che De Laurentiis prometteva a fine stagione è ormai un ricordo sbiadito.