2008/Napoli-Benfica. 8 anni dopo più forti e maturi: la risposta agli anti ADL


Stagione 2008/09. Il Napoli ritornava a giocare una sfida europea 24 anni dopo. Il primo storico traguardo per la società di Aurelio De Laurentiis. Il 18 settembre arrivava al San Paolo il Benfica, 8 anni dopo la storia mette nuovamente di fronte le due formazioni. Stesso pubblico, che ritornerà a riempire i sediolini fatiscenti dell’impianto di Fuorigrotta, ma cifra tecnica di un altro livello. Da entrambe le parti.

Il San Paolo riabbraccia la Champions dopo 3 anni. Dal Napoli-Arsenal dell’11 dicembre 2013 che decretò l’eliminazione degli azzurri per la sola differenza reti, nonostante i 12 punti conquistati dalla banda Benitez. La delusione e le lacrime di Higuain segnarono l’arrivederci alla massima competizione europea.

8 anni di successi, delusioni, emozioni e cadute con una squadra radicalmente modificata nei suoi interpreti e con una cifra tecnica decisamente superiore. Gli undici che scesero in campo quel giorno e sconfissero il Benfica per 3-2 erano questi:

Napoli (3-5-2): Navarro, Santacroce, Cannavaro, Contini, Maggio , Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale, Lavezzi e Denis. 

Questa sera Sarri schiererà la seguente formazione:

Napoli (4-3-3): Reina, Hisay, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Mertens, Milik

Basta un colpo d’occhio anche superficiale per constatare quanto nel corso degli 8 anni questa sera contro il Benfica si presenterà una squadra più forte, matura e consapevole dei propri mezzi.

Meno consapevoli i tifosi del Napoli che dopo settimane di contestazioni nei confronti del presidente De Laurentiis non hanno resistito alla musichetta della Champions e torneranno, per la prima volta in questa stagione, a riempire lo stadio.

La frattura tra le parti è ai massimi storici, mai come in questo periodo è stato scavato un solco così ampio tra società e tifoseria. Eppure basta guardare la formazione del 2008 per rendersi conto di quanto il Napoli sia cresciuto rappresentando oggi l’unica credibile antagonista della cannibale Juventus.

Ma forse è lo strapotere bianconero ad aver incendiato la miccia della protesta. Intravedere e accarezzare un sogno lascia l’amaro in bocca. L’idea di una parte sostanziosa della tifoseria è di giudicare la squadra come una bella donna che non balla. Si è scatenata la sindrome dell’eterna incompiuta, incapace di battere gli eterni rivali di Torino. L’asticella delle aspettative si è alzata. I napoletani vogliono vincere. Conta ormai solo questo per una parte dei tifosi azzurri.

Ma 8 anni fa si giocava l’Europa League, si perdeva nella sfida di ritorno contro il Benfica e non si accedeva neanche alla fase a gironi. In campo eterni incompiuti e calciatori che di lì a poco avrebbero fatto perdere le loro tracce. Oggi manca un calciatore top ma i tifosi possono vantarsi di una orchestra che suona una musica meravigliosa pronta a giocarsi le sue chanche anche in Champions.

 

 


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