Reina: “Napoli è una città di cui ti puoi solo innamorare, qui la vita è bella”
Set 28, 2016 - Redazione Sportiva
A poche ore dal match d’esordio al San Paolo in Champions League, a parlare è l’idolo di casa Napoli Pepe Reina. Il portiere spagnolo ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni riguardo la partita contro il Benfica ma anche sulla vita condotta da lui e dalla sua famiglia nella città partenopea. Ecco quanto dichiarato al sito ufficiale della Uefa:
Reina: E’ stato assolutamente fantastico, gente calda simile a quella del sud della Spagna da dove arrivo io. C’era tanto caos in strada, è una città particolare, ma quando ti adatti ai ritmi, è una città di cui ti puoi solo innamorare. La vita è davvero bella qui.
Vorrei anche ringraziare la gente per l’amore che mi hanno mostrato negli ultimi tre anni. Ovviamente ci sono margini di miglioramento ma le cose stanno andando bene e credo ci siano tutte le basi per giocare un ottimo calcio nei prossimi anni. Sia in Italia, che in Europa.
UEFA.com: Hai potuto giocare con gli attaccanti polacchi più famosi: Lewandowski al Bayern e adesso Milik. Quanto sono diversi?
Reina: Lewi ha più esperienza e ha vinto di più di Arek, ma Arek ha un grande futuro davanti e sono certo che sarà un giocatore fondamentale per noi molto presto. E’ stato un piacere subire gol da grandi attaccanti come loro in allenamento…
Reina: Non sarà facile, ma il potenziale c’è. Ci sono sei o sette anni di differenza, quindi credo che debba essere paziente. Sono certo che farà bene al Napoli e che continuerà a crescere come calciatore e come persona. Quando maturerà completamente a 25 o 26 anni, vedremo cosa sarà capace di fare. Sono certo che avrà una carriera fantastica.
UEFA.com: Sei tornato al Napoli dopo una stagione al Bayern con Guardiola. Non hai giocato molto ma come valuti quell’esperienza?
Reina: Si possono prendere esperienze positive da tutto. Lavorare con Pep e Neuer è stata una fantastica esperienza. Penso che Neuer sia il migliore portiere al mondo in questo momento, e Pep il miglior tecnico. E’ stato intenso, un anno di Master in cui ho imparato davvero molto.