3 maggio 2014/ Il Napoli vince la quinta Coppa Italia, ma viene sparato Ciro Esposito


3 maggio 2014, una data che verrà ricordata. Non per il quinto trionfo nella storia del Napoli in Coppa Italia ma per il ferimento di Ciro Esposito, giovane supporter azzurro sparato per le strade di Roma qualche ora antecedente al fischio d’inizio.

La gara dell’Olimpico sarà disputata con ritardo, perché circolano voci inquietanti sulla presunta morte del ragazzo che avverrà qualche giorno dopo. C’è tensione sugli spalti, con i tifosi azzurri che chiedono informazioni sulle condizioni del loro compagno. Avviene il colloquio tra il capitano Hamsik e gli ultrà. Alla fine si gioca con il cuore in gola per le sorti di Ciro Esposito.

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La finalissima contro la Fiorentina viene vinta per 3-1, gli azzurri mettono in bacheca la quinta Coppa Italia dopo quelle del ’62, ’76, ’87 e 2012. Benitez si rivela l’uomo delle finali, quello che non sbaglia mai un colpo. Il suo curriculum è infarcito di successi. In campo l’inizio di gara pende dalla parte del Napoli che trova l’1/2 con una strepitosa doppietta di Insigne all’11’ e al 17′. I viola capiscono poco ma approfittano di un buco difensivo per riaprire i giochi. Vargas colpisce al 28′ della ripresa. Azzurri in difficoltà dopo l’espulsione di Inler, con Ilicic che spreca la palla del pari. Nel finale entra Mertens e in pieno recupero trova il gol che chiude definitivamente i conti.

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