Chiariello: “Il problema del Napoli è Napoli. Tutti lo elogiano tranne i napoletani”


E’ un fiume in piena Umberto Chiariello. Nel corso della sua trasmissione “Campania Sport” nel corso del suo editoriale introduttivo, il conduttore ha da prima criticato il calcio italiano, riferendosi alla disfatta della nazionale in terra iberica, poi ha parlato del mercato italiano, ritenendo ingiusti mugugni di qualche tifoso per il mancato arrivo dei top player.

La sconfitta con la Spagna viene da lontano – spiega Chiariello – quella degli azzurri è una doppia sconfitta perché il giorno precedente anche l’Under 21 di Di Biagio ha perso con lo stesso risultato contro i pari età spagnoli. Fino agli anni 90′ eravamo noi un modello mentre gli iberici non riuscivano a far convivere il modello madrileno e quello del Barcellona. Oggi invece la situazione si è capovolta. Ma, come ha spiegato il capitano Iniesta. E’ un discorso di mentalità. I ragazzini in Italia, quando tornano dalle partite gli viene chiesto se hanno vinto, in Spagna se si sono divertiti. Non solo, in Spagna i giovani hanno più spazio. Della finale Under 21 dell 2013 per noi in campo c’erano solo Insigne, Verratti ed Immobile con Gabbiadini subentrato. Della Spagna c’erano i vari De Gea, Koke, Morata, Carvajal e, soprattutto, Izco che all’epoca fu eletto miglior calciatore della manifestazione ed oggi è un calciatore affermato. Occhio agli spareggi, non è così scontato beccare un avversario facile e, soprattutto, qualificarci. In Lega però deve cambiare qualcosa, i nostri giovani hanno pochissimo spazio mentre in Spagna ne hanno tantissimo anche in club di prima fascia, ci sono le squadre B ecc.. Ingiuste le accuse ad Insigne, di tutti è il meno colpevole”.

Sul mercato del Napoli: “Per una volta mi allineo ai principali quotidiani nazionali. Il mercato del Napoli è da 7. Il Napoli ha ricevuto elogi da tutti, mi spiace che solo i napoletani non lo capiscono. A Napoli abbiamo i delafobici quelli che per forza volevano un colpo ad effetto. Se ricordate a giugno dissi di non ascoltare queste voci, che il colpo più importante sarebbe stato confermare tutti i big perché il rischio che qualcuno partisse c’era. Certo, se fossero arrivati Widmer e Meret il voto sarebbe stato sette e mezzo ma se Giuntoli reputa Reina e Maggio ancora affidabili mi fido di lui. Il problema è del Napoli è Napoli perché tutti elogiano gli azzurri tranne i tifosi partenopei e, questa a mio avviso, è una squadra che invece può fare una grande stagione”.

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