Godiamoci il super Napoli: questo il suo segreto rispetto a un anno fa


Strano a dirsi e anche a pensarlo, ma la fortuna del Napoli, di questo Napoli, cominciò proprio da un evento tragico, la notizia che sconvolse e fece tremare il club azzurro e i suoi tifosi: l’infortunio di Milik in Nazionale, la rottura del crociato del ginocchio sinistro e una prognosi che lo avrebbe tenuto lontano dal campo per 6 mesi.

Lo sconforto era tanto nel club azzurro: la perdita della prima punta di qualità in rosa, in un campionato appena iniziato, avrebbe decapitato e isterilito l’attacco, frantumando i sogni azzurri. E invece, da quel momento, il Napoli, con sacrificio e tanto rodaggio, non solo è riuscito ad esternare il miglior calcio d’ Europa ma ha scoperto, all’interno della sua rosa, un attaccante centrale al pari dei migliori al mondo: Dries Mertens.

Certo il folletto belga ha dovuto faticare e non poco, per adattarsi a questa nuova pelle, che era già insita nelle sue enormi qualità di giocatore, ma ancora troppo celata e poco alimentata. Ma quando è riuscito finalmente ad entrare nel suo ruolo di centravanti, il Napoli si è rialzato ed ha ritrovato sicurezza e carattere.

Quest’anno, purtroppo, il destino non ha mischiato le carte e la triste storia si è ripetuta con lo stesso triste epilogo: Milik fuori per altri 6 mesi a causa dello stesso infortunio, ma al ginocchio destro. Questa volta, però, il Napoli, a parte l’enorme amarezza per il suo sfortunato attaccante, aveva già il suo asso nella manica, il suo campione, l’intoccabile Ciro Mertens, degna prima punta che sta guidando il suo Napoli a traguardi che inorgogliscono l’intera città, e soprattutto senza rodaggi e tentativi alla cieca, perché lui è una prima punta.

Basta confrontare i risultati azzurri dello scorso campionato con quelli di quest’anno per capire che questo Napoli non è più un’esperimento ma una certezza:

Infatti l’Ottobre 2016, fu quello che potremmo definire un mese di prova, di sperimentazioni, un ottobre rosso, in cui Sarri ha dovuto reinventare il suo attacco, collezionando ben 3 sconfitte( Atalanta-Napoli: 1-0, Napoli-Roma 1-3, Juventus-Napoli 2-1) e solo due vittorie (Crotone -Napoli 1-2, Napoli-Empoli: 2-0). Oggi, l’Ottobre rosso dell’anno scorso è solo un triste ricordo, perché il Napoli chiude un mese con ben 4 vittorie su 5 (unico pareggio contro l’Inter).

Un cambio di passo che la dice lunga su quanto questo Napoli sia pronto al grande passo. Soprattutto per il carattere, la maturità e la personalità che esprime in ogni partita, con un gioco sempre bello ma più concreto, in cui anche se a volte affanna riesce sempre a rianimarsi e defibrillarsi. Una squadra compatta, che si muove e costruisce in maniera corale ogni azioni, dove non si necessità più, per vincere, del colpaccio del solista, ma che fa bottino pieno grazie alla forza del gruppo. È questa la macchina perfetta di Maurizio Sarri.


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