Insigne: “Per la Nazionale avrei fatto anche il portiere. Ventura? Riteneva che…”


Lorenzo Insigne, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino. Il giovane campione napoletano è stato il calciatore più osannato e acclamato da tutti gli italiani, che consapevoli del suo enorme talentano, si sono chiesti, e qualcuno probabilmente se lo chiede ancora, come mai Ventura abbia centellinato il suo utilizzo, nonostante tra quelli più forma.

Un malessere e una frustrazione sia per la qualificazione a rischio e sia per una bocciatura immeritata di Insigne nell’ultima gara contro la Svezia, che è esplosa con veemenza dalle parole di De Rossi, scelto dal ct per entrare in campo in partita in corso e di risposta ha indicato per l’appunto il Magnifico, che per il centrocampista sarebbe stata la scelta migliore, per ribaltare, probabilmente, le sorti della gara. E a Il Mattino così ha commentato il gesto del compagno di squadra:

Ho ringraziato Daniele De Rossi, perchè ha fatto un grande gesto, da vero leader che vuole aiutare la squadra. Sarei stato orgoglioso di entrare in campo, anche perchè meritavamo i Mondiali e sono certo che avremmo fatto una bella figura”.

Eppure Insigne, avrebbe fatto di tutto per regalare il sogno Mondiale agli italiani. Perchè a prescindere dalle vicende post fallimento degli azzurri, in cui la Figc si è resa conto solo ora delle varie falle di un sistema che non funziona, tutti quelli che sono stati convocati in Nazionali, quelli che hanno indossato quella maglia, hanno fatto di tutto per evitare questa disfatta.

“Il mio sincero dispiacere è non partecipare ai Mondiali, soltanto e fortemente quello. Perché io dal primo giorno so quali sono le regole della Nazionale: non è importante chi gioca e le decisioni vanno sempre accettate. L’ho fatto anche quando sono stato utilizzato per un minuto. Io per la Nazionale avrei fatto anche il portiere perché questa è una maglia che deve essere rispettata senza discussioni. L’allenatore ha fatto altre scelte, riteneva che fossero quelli i giocatori giusti per portarci ai Mondiali. Nessuna polemica: questa maglia è un simbolo e io voglio indossarla ancora a lungo”.

Ma ormai, il destino è stato scritto, e indietro non si torna:

“Mi dispiace per non essere andato al Mondiale, adesso penso al Napoli”.


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