Mercato chiuso. Delusione Napoli, +19,5 milioni in tasca. ADL fa all-in su Milik


Il vero colpo del mercato del Napoli ha un nome e un cognome: Carlo Ancelotti. Serviva un allenatore vincente e d’esperienza, un uomo capace di gestire il dopo Sarri per riempire immediatamente quel vuoto tecnico e sentimentale che l’attuale trainer del Chelsea ha lasciato sulla panchina partenopea. Ma chi credeva che l’ingaggio di uno dei tecnici più titolati al mondo lasciasse presagire un mercato in grande stile è rimasto deluso.

Il club di De Laurentiis ha varato un calciomercato oculato e conservativo, con la mano stretta al portafoglio. Nessuna follia, neanche in attacco dove risiedevano le speranze di prendere quel bomber in grado di trascinare il Napoli nell’ennesima stagione di rincorsa al sogno scudetto, così vicino appena qualche settimana fa. La doppia operazione Meret-Karnezis, che sarà messa a bilancio tra un anno aveva fatto sperare. Ma inutilmente.

Il saldo tra acquisti e cessioni è positivo: il club incassa la cifra di 19,5 milioni di euro, ripianando in parte gli sforzi della passata stagione quando chiuse con un -53 milioni.

CESSIONI 

Jorginho 57 milioni (cessione a titolo definitivo, Chelsea)

Zapata 17 milioni (riscatto della Sampdoria)

Pavoletti 10 milioni (riscatto del Cagliari)

Inglese 3 milioni (prestito oneroso con diritto di riscatto al Parma e contro riscatto del Napoli)

Grassi 2 milioni (prestito oneroso con diritto di riscatto al Parma)

Toneli 500.ooo euro  (prestito con obbligo di riscatto alla Sampdoria)

TOTALE 91,5 milioni

ACQUISTI 

Ruiz 30 milioni

Verdi 25 milioni

Malcuit 12 milioni

Vinicius 4 milioni

Ospina 1 milione (prestito con diritto di riscatto)

TOTALE 72 milioni

Meret 22 milioni*

Karnezis 2,5 milioni*

*Entrambi i calciatori in prestito con obbligo di riscatto tra un anno.

Un mercato rischioso quello completato da Aurelio De Laurentiis ma coerente con le scelte degli ultimi anni. Dunque era lecito attendersi operazioni di questa natura.

Il capitolo attaccante è quello che ha appassionato tifosi e addetti ai lavori, perché puntare tutto su Milik appare pericoloso. Un calciatore praticamente fermo da 2 anni, che ancora deve dimostrare il suo valore. Il club scommette su di lui ed è in linea con i piani societari sebbene con imponderabile ritardo. Il polacco fu acquistato per il dopo Higuain. Era lui l’uomo designato a non far rimpiangere il pipita. Gli infortuni e l’esplosione di Mertens nel ruolo di prima punta, hanno fatto saltare il banco. Ma ecco che la coerenza societaria spunta regolare come la luna a Marechiaro.

La SSC Napoli è una società che vive sull’autofinanziamento. Niente sprechi e soprattutto occhio al bilancio sempre e comunque. Valorizzare il parco giocatori è una condizione imprescindibile per la conduzione dell’impresa. In questo contesto va inserito il mancato arrivo di un attaccante. Cavani o chi per lui resteranno nei sogni dei tifosi, perché dal punto di vista finanziario era necessaria una partenza eccellente che avrebbe in ogni caso contrastato la filosofia della valorizzazione della rosa.

Ai tifosi non resta che incrociare le dita, sperare nelll’ennesimo all-in vincente di De Laurentiis per continuare a giocare al tavolo dei più forti. Riporre fiducia in Ancelotti che ha puntato tutto su Hamsik regista. E’ quello il passepartout della rivoluzione ancelottiana. Il Napoli oltre alla Juve che appare irraggiungibile dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, apre ad un nuova era tecnica. Di contro la politica societaria non si sposta di un centimetro. E bisognerà farsene una ragione. Le tradizionali contestazioni d’agosto non hanno il potere di pungere il produttore cinematografico.

 

 


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