Video. Tifo violento: i trucchi degli ultrà per introdurre striscioni e petardi negli stadi


Un paio di scarpe, un portafogli ed un panino. La domenica “bestiale” dell’Italia del calcio comincia così. Nulla di male se le scarpe servissero per camminare, il portafogli per pagare il biglietto e il panino per rifocillarsi tra un’esultanza ed un coro, magari non di discriminazione territoriale. Il problema, però, è che alle frange più estreme del tifo italiano a volte mancano un po’ di buon senso e di rispetto verso cose e persone, non certo la fantasia. Capita, così, che questi materiali di uso quotidiano si trasformino in dei veri e propri nascondigli di fortuna per petardi e striscioni.

A rivelarlo la questura di Roma, a margine di un tavolo tecnico convocato per adottare misure di sicurezza in vista della partita Roma-Atalanta, disputata ieri allo stadio Olimpico. Alcuni agenti, infatti, hanno realizzato un vero e proprio video per mostrare ad addetti ai lavori e giornalisti quali sono le tecniche più comuni utilizzate dagli ultrà per introdurre negli stadi italiani petardi, striscioni e oggetti contundenti.

Per quanto concerne il materiale esplosivo basta un tozzo di pane farcito con quanto di più roboante esista in circolazione ed il classico modo di dire “questo panino è una bomba” si trasforma d’incanto nella più nuda e cruda realtà. In genere i tifosi riescono a far entrare due petardi per ogni panino presente negli zainetti. Quelli più piccoli, invece, possono essere nascosti anche nelle suole delle scarpe, almeno quando non sono gli striscioni ad essere “calpestati” dagli pseudo supporter italiani.

Già, proprio in seguito agli avvenimenti di Roma-Napoli, il presidente della FIGC, Tavecchio, si era chiesto come fosse possibile che all’interno degli impianti sportivi riuscisse ad entrare di tutto e di più, con particolare riferimento proprio agli infausti striscioni di quella sfida. Ebbene, nel video girato dalla questura di Roma viene fornita una risposta anche a questo interrogativo. Innanzitutto va detto che il materiale con cui sono realizzati è davvero molto sottile e quindi può facilmente essere inserito all’interno delle scarpe, sotto la pianta del piede. In alternativa restano sempre i portafogli o addirittura gli assorbenti, capaci di contenere fino a 4 metri di tessuto.

Una volta giunti sugli spalti e srotolato il materiale, poi, i vari pezzi vengono assemblati con gran facilità. Ogni parte in cui uno striscione è stato precedentemente suddiviso, infatti, porta sul retro una numerazione progressiva. Si tratta, quindi, solo di comporre una sorta di puzzle. Una organizzazione ineccepibile, che mostra forse quanto l’unico tassello veramente mancante sia una vera e sana passione per il calcio.


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