Sky e Dazn nel mirino dell’Antitrust, Pistocchi: “Sono partner di Juve e CR7”


Il giornalista Maurizio Pistocchi ha commentato i procedimenti avviati dall’Antitrust nei confronti di Sky e Dazn, muovendo accuse pesanti anche contro la Lega di Serie A e la Juventus. “Come mai la Lega di Serie A ha preferito incassare 100 mln di € IN MENO da SKY e DAZN piuttosto che cedere i diritti a MEDIAPRO ? Chi ci ha guadagnato? SKY e DAZN sono partner della Juventus e di CR7: quanto pagano? Domande”, questo quanto scritto via Twitter dal giornalista.

Cristiano Ronaldo, infatti, è il primo global ambassador di Dazn, un testimonial globale che ha lo scopo di far conoscere la piattaforma in tutto il mondo partecipando a pubblicità ed eventi.

Sky e Dazn sono finite nel mirino dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha avviato, come detto, due procedimenti a loro carico. Il motivo? Alcune segnalazioni hanno evidenziato “presunte pratiche commerciali scorrette e possibili violazioni dei diritti dei consumatori”. In particolare, come si legge nella nota, Sky avrebbe pubblicizzato l’offerta per la stagione calcistica 2018-19 “in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole”. In particolare Sky si è aggiudicata sette partite su dieci, per giornata, con Dazn che mantiene l’esclusività delle altre tre restanti (anticipo serale del sabato e i posticipi serali della domenica).

Per l’Antitrust il comportamento di Sky potrebbe essere considerato troppo “aggressivo”, spingendo anche al rinnovo dell’abbonamento “nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse mutata”. Inoltre, Sky potrebbe aver violato l’articolo 65 del Codice del consumo non avendo in alcun modo acquisito il consenso degli utenti, rispetto alla nuova opzione per il pacchetto calcio.

E Dazn? L’Antitrust tiene sotto tiro la nuova piattaforma streaming di casa Perform soprattutto per il suo slogan: “Quando vuoi, dove vuoi“. Lo slogan potrebbe fare intendere al consumatore di poter usufruire dei servizi ovunque si trovi, “omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione“, come – ad esempio – quelle evidenziate nelle prime giornate di campionato.

L’Autorità Garante si scaglia anche sull’ormai famoso “mese di prova” e definisce ingannevoli “i messaggi che indicherebbero la possibilità di poter fruire di un ‘mese gratuito’ di offerta del servizio ‘senza contratto’, mentre in realtà il consumatore stipula un contratto per il quale è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l’eventuale recesso per non rinnovarlo”. “L’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta – spiega l’Antitrust – l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi, in quanto il consumatore, creando l’account, darebbe inconsapevolmente il proprio consenso all’abbonamento al servizio, dovendosi attivare per esercitare il recesso e quindi evitare gli addebiti automatici”. Sky e Dazn hanno fatto sapere che sono pronte a chiarire tutto e a collaborare con l’Antitrust, ma la terza giornata incombe e gli utenti (soprattutto quelli di Dazn) sperano che almeno la visione possa migliorare.


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