Duván Zapata, una panchina a suon di gol


Dura la vita da panchinaro, soprattutto quando ti trovi in una squadra che gioca con una sola punta e quella punta si chiama Gonzalo Higuaín. Allora non ti resta che accomodarti a bordo campo aspettando il momento giusto, anche quando questo sembra non arrivare mai. Ma per Duván Zapata quel momento giusto si è presentato, a ripetizione, ed ogni volta l’attaccante colombiano non ha mai fallito, dimostrando che lui in panchina si siede solo perché lì davanti quel signore non lo toglie nessuno.

Il gol al 92’ contro la Sampdoria è la sua seconda rete in campionato in 5 partite. Scampoli di partite in realtà, perché il giocatore vede il campo solo quando c’è bisogno di far rifiatare Higuaín o quelle rare volte in cui si deve ribaltare il risultato. E allora se andiamo a considerare i minuti giocati fin qui, appena 114’, scopriamo che Zapata ha una media realizzativa di un gol ogni 57’, la migliore della Serie A, considerando chi ha segnato almeno due reti. Il calciatore è irraggiungibile non solo per i suoi compagni di squadra più quotati come Higuaín (un gol ogni 153’) e Callejón (uno ogni 133’), ma anche per i calciatori più prolifici di tutta la Serie A. Ad esempio Carlos Tévez, attuale capocannoniere del campionato con 9 reti, viaggia ad una media di un gol ogni 106’. Ancor più lontani l’eterno sempreverde Di Natale e l’interista Icardi che hanno entrambi una media di una rete ogni 136’.

Ma lo score di Zapata quest’anno non rappresenta un’eccezione. Già lo scorso campionato l’attaccante ebbe la migliore media realizzativa della squadra, terminando il campionato con 5 reti, una ogni 114’. Ancora una volta distanti i suoi compagni: Higuaín (142’), Mertens (174’) e Callejon (190’). Se poi consideriamo il cammino in Europa, tra Champions ed Europa League, il Colombiano è riuscito a concludere la stagione con un gol ogni 42’.

Nonostante le poche occasioni avute, Zapata è riuscito in questo suo primo scorcio di carriera a Napoli a convincere i tifosi più scettici delle sue qualità da attaccante vero, dotato com’è di forza fisica e fiuto del gol. Impensabile che giochi al posto di Higuaín, sarebbe curioso vederlo invece in tandem con l’argentino, proprio come è accaduto nei minuti finali di Sampdoria-Napoli. Difficilmente Benitez rinuncerà al 4-2-3-1 e quindi le chance di vedere dal prima minuto la coppia sudamericana sono prossime allo zero. Tuttavia le abilità sotto rete di Zapata sono evidenti e Benitez potrebbe considerare di utilizzare questa variante tattica ben prima degli ultimi, soliti, dieci minuti di partita.


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