Un Savoia travolgente, strapazza il Catanzaro e continua a sognare


A.c Savoia 1908 – U.s Catanzaro: 4-1

A.c Savoia 1908 (3-4-3):Gragnaniello 6,5;Sirigu 6,5,Vosnakidis 6,Riccio 6,5;Giordani 6,5(85’ Cremaschi s.v),Pizzutelli 6,5,Saric 6,5,Verruschi 6,5;Leonetti 7,Di Piazza 6(62’ D’Apollonia 6,5),Scarpa 7(69’ Mercadante 6). A disp: Volturo, Checcucci,Boilini,Ferrante. All. Papagni

U.s Catanzaro (4-3-3): Bindi 5,5; Daffara 5,Rigione 4,Gosheh 5,Squillace 5;Badara 3(48’ Razzitti 6),Zappacosta 5(81’ Ilari s.v),Mounard 5,5; Russotto 7,Bernardo 6, Mancuso 5,5. A disp: Migani, Calvarese, Orchi, Ilari, Giampà, Caputi. All. Sanderra

Marcatori: 2’ e 12’ rig. Scarpa, 56’ Bernardo, 87 Riccio, 89’ D’Apollonia

Ammoniti: Rigione, Riccio, Badara, Mounard, Russotto, D’Apollonia

Espulsi: Di Piazza dalla panchina, per proteste

Arbitro: Prontera di Bologna

Assistenti: Cantiani di Venosa e Viola di Bari

Note: Falli: Savoia 20, Catanzaro 11. Fuorigioco: Savoia 1, Catanzaro 2. Angoli: Savoia 4, Catanzaro 5. Recupero: 1’ e 0’. Spettatori paganti 807 per un incasso complessivo di 5.836 euro.

 

Torre Annunziata
Il Savoia cala una convincente quaterna al “Giraud” contro un Catanzaro non irresistibile, cancella la brutta sconfitta di pochi giorni fa contro il Martina Franca e conquista tre punti d’oro per continuare ad accarezzare il sogno salvezza. Quella di oggi è stata una partita quasi a senso unico: i biancoscudati hanno fortemente voluto questa vittoria mettendo sul piatto delle motivazioni ben più importanti rispetto a quelle degli avversari al punto da incanalare la gara verso i binari giusti già nei primi minuti di gioco con una doppietta di Scarpa. Il solito errore difensivo all’inizio della seconda frazione di gioco, ha creato non pochi allarmismi ed ha costituito un prezioso rifornimento di carburante per gli ospiti che hanno provato in tutti i modi a pervenire al pari senza però mai impensierire più di tanto Gragnaniello. Nel finale di gara, le praterie lasciate aperte dai calabresi hanno così rappresentato una manna per gli oplontini che sono penetrati come il burro nella fragile retroguardia avversaria per assestare nello spazio di tre minuti un uno-due pugilistico ed al termine dei giochi si sono guadagnati l’ovazione del pubblico presente il quale ancora una volta ha ringraziato i propri beniamini per il commovente impegno messo sul rettangolo verde. Con questo spirito, continuando a giocare con questa intensità, i torresi potranno ancora continuare a coltivare a lungo il sogno salvezza.

Le disposizioni tattiche
Il tecnico dei bianchi Papagni, tiene a riposo alcuni elementi in vista dei tanti impegni ravvicinati delle ultime settimane. Partono dalla panchina il centrale difensivo Checcucci e l’esterno destro D’Apollonia, sostituiti rispettivamente dal greco Vosnakidis e da Di Piazza che si riappropria dei galloni di titolare dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per molti mesi. Sull’altra sponda, l’ex Salernitana Sanderra conferma quasi in blocco l’undici che ha disintegrato nell’ultimo turno casalingo il Foggia, fatta eccezione per Razzitti, preferito a Bernardo.

La cronaca
Parte fortissimo il Savoia che al 2’ passa subito in vantaggio. Calcio d’angolo battuto lungo da Pizzutelli sul secondo palo, sfera che viene subito rimessa al centro dove irrompe capitan Scarpa che gonfia la rete facendo esplodere il “Giraud”. Il Catanzaro, nonostante sia giunto a Torre Annunziata in una tranquilla posizione di classifica, non ci sta a fare la vittima sacrificale e risponde subito con due pericolosi acuti prima di Russotto (tiro velenoso bloccato in due tempi da Gragnaniello) e poi di Gosheh che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, irrompe dalle retrovie colpendo di testa l’esterno della rete. Le motivazioni oplontine sono però troppo forti da poter essere arginate e messe in pericolo da due soli brividi e così dopo appena pochi minuti i padroni di casa trovano già il raddoppio, mettendo una seria ipoteca sul match. Leonetti va via sulla sinistra e viene steso nettamente in area di rigore; per l’arbitro non c’e’ spazio per alcuna esitazione: massima punizione ineccepibile che il capitano torrese trasforma gonfiando l’angolino alla destra di Bindi e siglando la sua doppietta personale. Un uno-due micidiale che annichilisce i già disorientati calabresi, macchinosi, mal disposti in campo dal proprio tecnico e molto imprecisi in fase di impostazione di gioco con il mediano di colore Badara (uno dei peggiori di questa prima frazione) che sbaglia una quantità industriale di passaggi. L’ unico che tenta di costruire qualcosa e l’ex Napoli Russotto; il numero dieci giallorosso spazia su tutto il fronte d’attacco provando ad innescare i suoi compagni di reparto ma è troppo solo e predica nel deserto. Per i padroni di casa, galvanizzati dal corposo vantaggio, è dunque ordinaria amministrazione gestire con assoluta tranquillità la gara e provare ogni tanto ad iscrivere l’ipoteca nei pubblici registri. E’ ancora uno scatenato Scarpa al 38’, ad approfittare di un clamoroso liscio di Rigione (da dimenticare anche la sua prestazione) a controllare la sfera ed a calciare di prima intenzione: il tiro è però troppo centrale e facile preda di Bindi. Dopo un solo minuto di recupero, il direttore di gara manda le due squadre negli spogliatoi tra gli applausi convinti dei sostenitori torresi. Nel secondo tempo, ci si aspetta un Catanzaro più pimpante ed invece non è così. L’inerzia della partita sembra proseguire sullo stesso binario della prima frazione eppure il Savoia, come accaduto pochi giorni fa a Martina Franca, riesce a farsi male da solo. Corre il 56’, quando da una punizione scodellata in area da Russotto, Riccio si perde Bernardo che colpisce debolmente di testa riuscendo però a trovare l’angolino più lontano dove Gragnaniello non può arrivare; due ad uno e partita clamorosamente riaperta. Gli oplontini sono costretti nuovamente a fare i conti con l’atavica paura di vincere: la posta in palio è troppo alta per concedersi altre distrazioni e sull’altra sponda, i calabresi non hanno nulla da perdere e cominciano ad acquistare coraggio. Al 65’ e’ ancora Russotto (di gran lunga il migliore tra le fila giallorosse) a creare il panico nella retroguardia campana. Il fantasista romano si fa quaranta metri palla al piede, brucia in velocità Vosnakidis e mette al centro un fantastico cross al centro che per fortuna di Scarpa e company viene gettato alle ortiche da Mancuso che da ottima posizione, spara alto. I ragazzi di Sanderra sono in un buon momento e ci credono. Al 75’, ancora un brivido corre lungo la schiena degli astanti quando Russotto lavora un bel pallone sulla trequarti e serve Mounard il quale non trovando l’opposizione di alcun avversario ha tutto il tempo per coordinarsi e scoccare un tiro dai venti metri che sibila il palo alla destra di un Gragnaniello proteso in tuffo. I biancoscudati provano ad alleggerire un po’ la pressione con Riccio che all’81’ si infila tra le maglie di una distratta difesa ospite ma pressato dall’uscita di Bindi non riesce ad avere il tempo di calibrare il suo pallonetto che si spegne sulla traversa. Proprio nel momento di maggiore sofferenza, i torresi riescono finalmente ad allontanare i preoccupanti spettri, assestando un uno-due micidiale. La quaterna è servita sulla tavola imbandita tra l’87’ ed l’89’ prima con un colpo di testa di Riccio sugli sviluppi di un angolo e poi con il più classico dei contropiedi finalizzato alla grande dal neo-entrato D’Apollonia che scarta con una freddezza glaciale Bindi e deposita nella porta sguarnita. In questo caso, non c’e’ più neanche il bisogno di assegnare minuti di recupero. Il boato del “Giraud”, fa da sottofondo al triplice fischio finale del sig. Prontera di Bologna che sugella per i bianchi, una vittoria vitale, convincente e roboante.


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