Il killer di Secondigliano ha tentato il suicidio in carcere


Giulio Murolo, il killer di Secondigliano che ha ammazzato cinque persone, ha tentato il suicidio ingerendo una massiccia dose di farmaci. L’uomo, che è attualmente nel centro clinico del carcere di Poggioreale, non ha preso i farmaci per un lungo periodo di tempo usando un sotterfugio, ingerendoli poi tutti in una sola volta. A dare l’allarme sono stati i suoi compagni di cella. Per l’uomo è stato predisposto il ricovero immediato in ospedale dove ha rifiutato le cure.

Antonella Guida, Direttrice dell ASL Napoli 1 spiega che l’uomo non aveva destato particolare preoccupazione e che non ha assunto una quantità sufficiente di farmaci per togliersi la vita. Il fatto che abbia rifiutato le cure potrebbe confermare la sua volontà di suicidarsi, ma potrebbe anche far pensare ad un atto dimostrativo, considerato che, essendo un infermiere, conosce le dosi sufficienti affinché un farmaco diventi letale.

La diagnosi psichiatrica di Murolo resta al momento riservata e la difesa si incentrerà sull’incapacità dell’uomo di intendere e di volere.


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