Video. Incendio a Città della Scienza: “Sono innocente. Non sono stato io”


Il 4 marzo 2013 un incendio ha devastato Città della Scienza destando enorme scalpore. Ad essere considerato l’unico responsabile del grave episodio è stato Paolo Cammarota, ex-custode dello Science Center che continua a ritenersi innocente. L’uomo è stato intervistato da FanPage.it in un servizio di Alessio Viscardi.

Paolo Cammarota ha raccontato di non essersi personalmente accorto dell’incendio ma ad avvisare lui ed un suo collaboratore furono alcuni abitanti di Coroglio poco dopo la chiusura di Città della Scienza. Prima di chiamare i Vigili del Fuoco, che erano stati già avvisati dai cittadini, quest’ultimo si accertò della gravità dei fatti. All’arrivo dei Vigili Cammarota cercò di addentrarsi all’interno dello spazio museale in fiamme ma venne immediatamente cacciato. Da quel momento per il custode, il quale ha dichiarato di non ricevere alcuno stipendio per il suo lavoro da anni, è arrivato l’inferno poichè è stato licenziato ed accusato di essere stato l’autore del rogo.

Secondo una perizia fatta dai consulenti della Procura di Napoli per quell’incendio sono serviti ben 100 litri di benzina collocati in sei punti specifici. L’avvocato difensore di Paolo Cammarota ritiene però che è impossibile che quelle taniche di benzina fossero state collocate nell’edificio molto tempo prima poichè si sarebbe sentito il forte odore.

Dopo le tante indagini per quel devastante incendio gli esperti non avrebbero individuato altri colpevoli ma secondo l’avvocato di Cammarota a distanza di due anni il suo assistito non può essere arrestato. Intanto l’ex custode spera di rifarsi una vita, di trovare lavoro e di non essere considerato un criminale.


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