Saviano smascherato negli USA: “Ha copiato articoli di altri giornalisti”


Lo scorso mese di Giugno la Corte di Cassazione ha sancito che lo scrittore Roberto Saviano, nello scrivere Gomorra, ha copiato alcuni articoli del quotidiano Cronache di Napoli, venendo dunque condannato insieme alla Mondadori al risarcimento del danno, la cui misura deve essere ricalcolata. Il plagio, tuttavia, non riguarda il libro nella sua totalità, bensì una percentuale dello 0,6% su un totale di 331 pagine.

A distanza di appena tre mesi da quella sentenza, dagli Stati Uniti arriva una nuova accusa di plagio nei confronti dello scrittore, riguardante stavolta il libro dal titolo ZeroZeroZero. Il dito lo punta da Michael Moynihan sulle pagine del The Daily Beast, uno dei siti di informazione più famosi e seguiti negli USA, che nel sommario scrive sul volume in questione: “contiene numerosi esempi di apparente plagio, insieme a interviste con fonti che potrebbero non esistere”.

Secondo Moynihan, in ZeroZeroZero, Saviano non fa altro che prendere una serie di storie globalmente insignificanti per dar loro un grande significato, caricarle di esagerazioni e assemblarle, in modo da cercare di creare un puzzle che abbia un filo logico, un senso coerente. Poi rincara la dose: “Ma Saviano non ha solo scritto un cattivo libro. Ha scritto un libro sorprendentemente disonesto“, poiché sarebbe fitto di pezzi di articoli saccheggiati a giornalisti meno noti, includerebbe interviste con fonti inesistenti e conterrebbe numerosi casi di plagio inequivocabile.

Quindi ricorda la sentenza della Corte di Cassazione cui abbiamo sopra accennato, quella che condanna Saviano per plagio, incredibilmente trasformata, però, da quasi tutti i principali quotidiani italiani in una sentenza di assoluzione. Interessante è poi leggere una parte della email scritta da Roberto Saviano a Michael Moynihan (segue traduzione):

“In Italy I am not perceived simply as a writer, but as someone who, even though separate and distant from parliament, has the power to engage even the highest political offices in conversation. If a camorra [mafia] feud causes deaths in Naples, the prime minister makes a promise to me to give more attention to southern Italy. The presidents of the Anti-Mafia Commissions speak and exchange views with me. I say this in order to make it clear how exposed I am and how strong the will is to undermine my authority”. (In Italia non sono percepito come un semplice scrittore, ma come qualcuno che, sebbene separato e lontano dal Parlamento, ha il potere di impegnare nella conversazione anche le più alte cariche dello Stato. Se un clan camorristico causa morti a Napoli, il Presidente del Consiglio promette a me di dare più attenzioni al Sud Italia. Il Presidente della Commissione Antimafia parla e ha scambi di opinioni con me. Dico questo per far capire quanto sono esposto e quanto è forte la volontà di minare la mia autorità). Ricorda poi come Saviano, in un’altra intervista, abbia detto che in Italia le folle vogliono toccarlo e abbracciarlo. In pratica contiene dentro di sé le caratteristiche sia del guru che della rockstar.

zerozerozero - roberto saviano

Chi, insomma, afferma che Saviano sia un plagiatore in realtà vuole soltanto distruggere la sua carriera, così Moynihan sottolinea: “Nonostante la mafia sia sicuramente abile nell’uccidere e nel minacciare, Saviano non ha dato la prova che la mafia sia in grado di viaggiare nel tempo, consentendo ai suoi nemici di inserire alcuni passaggi di Gomorra in articoli scritti prima del libro“. Aggiunge inoltre che leggendo ZeroZeroZero si è spesso imbattuto in passi “rubacchiati” ad altri autori, mai citati, e anzi “i lettori sono lasciati con la distinta impressione, promossa da Saviano stesso, nel libro e nelle interviste, che ZeroZeroZero sia stato costruito attraverso le sue indagini in giro per il mondo, scavando negli archivi e con le testimonianze anonime di membri delle bande”.

Poi confronta vari estratti, rilevando come ciò che è stato scritto da Saviano sia molto simile, spesso uguale, a quanto riportato da altri in precedenza, per esempio dal Los Angeles Times, dal quotidiano El Faro, e varie altre fonti non citate dallo scrittore italiano.

Se è gravissimo plagiare, ancora più grave secondo l’autore dell’articolo è inventare di sana pianta un’intervista, come avrebbe fatto quando riporta l’intervista a un kaibil di nome Angel Miguel, membro di un’unità speciale guatemalese impegnata nella lotta ai cartelli della droga. Anche in questo caso, parti sostanziali dell’intervista sono parecchio simili a quanto scritto dal giornalista messicano José Luis Castillejos per Notimex.  Quando Moynihan ha chiesto spiegazioni a Saviano, quest’ultimo avrebbe risposto: “Il materiale riguardante Angel Miguel è originale, il risultato dell’incontro con lui, e io non so a quale inchiesta ti stia riferendo, ma certamente non è stata la mia fonte per questa storia”.

Date queste premesse, i dubbi non possono non estendersi a tutti gli altri elementi di ZeroZeroZero, inclusa l’esistenza di alcuni personaggi, per Moynihan: Saviano gli ha assicurato che nessuno è stato inventato, anche se in una email precedente gli aveva raccontato che a volte effettua un mix di persone esistenti per creare un solo personaggio, oppure utilizza uno stereotipo, una figura molto diffusa. Don Arturo nel capitolo sul Messico, per esempio, non esiste realmente dice Moynihan, ma esistono varie persone che hanno una storia molto simile alla sua.

Quando Moynihan gli fa notare che nel libro non è specificato che alcuni personaggi non sono reali, Saviano gli risponde che è semplice da capire per i lettori abituali, non è necessario scrivere sulla copertina che non c’è solo giornalismo, ma che si tratta di un romanzo. Saviano gli dice: “Non sono un giornalista o un reporter, ma uno scrittore che racconta fatti reali”ZeroZeroZero, in copertina, però riporta che Saviano è “a journalist of rare courage”, un giornalista di raro coraggio.

Roberto Saviano, infine, afferma che si tratta sì di un libro che contiene fatti reali, ma che è principalmente un romanzo. Un romanzo, però, contiene fatti inventati. E allora? Moynihan gli consiglia di scrivere solo romanzi, lasciando stare la pretesa di raccontare fatti veri, specialmente se deve rubarli ad altri senza menzionarli e deve mischiarci la propria fantasia.

Potete leggere il lungo, articolato e completo di prove articolo di Michael Moynihan cliccando qui.


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