Video. Giovane laureata cerca fondi per realizzare il suo sogno a Secondigliano


Ognuno di noi ha quel cassetto segreto in cui ha messo i sogni, ma non tutti hanno la caparbietà e la forza di aprirlo, di tanto in tanto, per guardare in faccia quel sogno impalpabile e farlo divenire reale. Quando questo succede, si inizia a lottare, a cadere e a rialzarsi. Si inizia, se vogliamo, a vivere. E Mariachiara, giovane 26enne di Secondigliano ha deciso che il suo sogno ha tutto il diritto di essere realizzato.

Mariachiara vive a Napoli nord, nella periferia divenuta racconto consueto di Tg nazionali, di fiction e serie tv; una periferia che rappresenta per gli stessi napoletani emblema di oscurità e degrado, nonostante la consapevolezza della varietà di gente che ci vive. Anche su questo si è speculato mediaticamente: “A scampia non c’è solo gente cattiva”. Geniale intuizione. A dir poco sagace se si pensa che è una qualunque periferia di una grande città, come altre migliaia nel mondo e non un ghetto delimitato da muraglia.

Mariachiara sogna di poter mettere in scena uno spettacolo artisticamente trasversale, composto da tutti i giovani di Napoli nord che hanno nel sangue l’arte. Di ogni genere: musica, canto, ballo, giocoleria, street art….e via dicendo. La giovane sta scrivendo un progetto a riguardo, poiché si è accorta che attorno a lei il potenziale è enorme ma con scarsi strumenti d’espressione. Tuttavia, per realizzare il suo sogno, dichiara nel suo video, pubblicato da Napolitan, ha bisogno di un percorso specifico: un Master in Cinema e Televisione, presso l‘Università Suor Orsola Benincasa.

Ma Mariachiara non ha i soldi per questo master. Così decide di creare un canale di Crowdfunding per recuperare il credito necessario.

Sento che il Master in Cinema e televisione dell’Università Suor Orsola Benincasa potrà fornirmi gli strumenti, le competenze e le esperienze giuste per poter creare qualcosa di bello” dichiara Mariachiara al giornale sopra citato, rincorrendo ad una raccolta fondi tramite la comunicazione web.

Non è il primo caso di crowdfunding atto a sovvenzionarsi un corso di studio o comunque un aspetto della propria formazione: a giungo scorso, infatti, pubblicammo la storia di Alessandra Santino Severino, la quale, adoperò una piattaforma di crowdfunding per proseguire i suoi studi in Olanda, presso una struttura universitaria specializzata in health and medicine care o liberal scientist.

La giovane di Poggiomarino (NA) fu ispirata da un servizio del Tg che raccontava di una ragazza statuinitense che usò la rete per raccogliere fondi che avrebbe usato per gli studi; il web è uno strumento multifunzionale che pone alla base di ogni suo processo la comunicazione. Pertanto, in un’attività di crowdfunding non vi è miglior socio….o social forse, in questo caso.

Tuttavia, fa riflettere molto la questione di attingere al crowdfunding per studiare, vivendo in un paese in cui l’istruzione dovrebbe essere gratuita, laddove non vi sono grosse pretese di inserimento, come in questo caso, con un Master privato; negli Stati Uniti è quasi prassi cercare soldi per studiare, mentre qui non lo era fino poco tempo fa. Le direzioni sono abbastanza chiare anche a chi, ancora oggi, cerca di illudersi che un welfare esiste ancora, tutto sommato. E non solo per quanto riguarda l’istruzione.

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