Il mercato di Poggioreale, tutto il mondo si può comprare qua


Di sicuro avrete sentito parlare del famoso mercato di Poggioreale, ed almeno il 70% di voi ha già avuto modo di visitarlo e di tornarci nuovamente, in preda a smanie di shopping compulsivo.

Come molti sapranno, Pucereale, ovvero Poggioreale, è noto non soltanto per ospitare la casa circondariale progettata agli inizi del XX secolo, al fine di far fronte alle condizioni di sovraffollamento in cui vertevano le carceri del tempo, bensì per mettere in scena uno dei più grandi mercati del campano. Conosciuto anche come “Mercato Caramanico”, quello di Poggioreale ha antiche origini, nato al fine di ospitare gli artigiani del tempo esperti nella manifattura di calzature.

Grandi cambiamenti interessarono Poggioreale nei primi anni del XX secolo, un successo possibile anche grazie alle grandi bonifiche che interessarono la zona orientale di Napoli a fine ‘800, atte a riqualificare il territorio a metà tra il palustre e l’agreste. Il quartiere iniziò presto a conoscere una fase di sviluppo urbanistico, il cui impulso fu dato dalle Ferrovie (per noi della Stazione Centrale di Napoli), attraverso la nascita dei grandi mercati (ortofrutticolo, ittico, rottami, macello e scarpe), e grazie allo sviluppo dell’area cimiteriale, che ancora oggi ospita grandi capolavori dell’architettura, tra epitaffi e sculture stile liberty, tardo-romantico e tombe di uomini illustri.

Alle origini una realtà popolare, oggi un vero centro d’affari ben strutturato: la “piazza” commerciale conta più di 200 stand, con tanto di parcheggio auto.

Poggioreale Mercato

Immagine del mercato di Poggioreale dall’alto

Lo sviluppo è stato tale da rendere il Caramanico un punto di riferimento per chi vuole fare grandi acquisti a prezzi vantaggiosi: scarpe, cinte, capi di abbigliamento a prova di outlet grandi marche, spuntano tra una bancarella e l’altra. Un vero tour dell’affare è quello che oggi viene messo in scena, tale da rendere quasi irraggiungibile il mercato nel week end e nelle ore più calde.

Insomma, oggi è davvero fondamentale essere dei veri mattinieri se non si vuole rischiare di restare impelagati nel traffico selvaggio, nelle seconde e terze file della domenica mattina e se si punta ad pescare i pezzi forti, prima che la concorrenza tra acquirenti (più che tra venditori, visto che ci sono giorni in cui la domanda supera l’offerta).

Il mercato oggi è frequentato da Napoletani e non, ancora una volta è possibile constatare piacevolmente, quanto alcuni fenomeni sociali ed economici partenopei, in realtà siano l’evoluzione di tradizioni ben radicate sul territorio e che sono riuscite a perdurare nel tempo, proprio in quanto rimaste fedeli a sé stesse.


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