Lettera di De Filippo agli allievi: “Giovani colleghi, è con profondo dispiacere che…”


I figli artistici di Luca De Filippo, una trentina di ragazzi dai 18 ai 25 anni, si sono riuniti al Mercadante per scrivere una lettera da leggere oggi, durante i funerali.

Allievi della neonata Scuola di Teatro che Luca De Filippo presiedeva, hanno iniziato i corsi solo sette giorni fa. “La notizia della morte ci ha sconvolti. Stiamo scrivendo una lettera da recitare domani al funerale, a Roma“, hanno detto al Corriere del Mezzogiorno. Ricordano la lettera ricevuta nel primo giorno di corso, dal loro maestro,  “Ci ha salutati chiamandoci “giovani colleghi”. Idealmente — dichiara Teresa — ci ha passato il testimone. Faremo di tutto per esserne all’altezza“.

Cari ragazzi, – inizia la lettera – è con profondo dispiacere che vi indirizzo queste poche righe di saluto, in quanto una fastidiosissima discopatia mi sottrae la soddisfazione di essere lì con voi a condividere questo momento…” [] “Siate tenaci e vedrete che i risultati arriveranno“, continua incitandoli.

Buon lavoro e a presto, giovani colleghi“, conclude la lettera. Un maestro di teatro ma anche di vita, una persona umile come raccontano i ragazzi: “A me chiese “ma tu studi ancora? E chi c’’a facess’ maje””, ricorda una ragazza, e ancora “Vide che ero teso e attaccò ”ma tu fumi?– racconta Alessio – Te vuò fuma’ ‘na sigaretta? Io purtroppo m’aggio levat ‘o vizio” “.

Un grande uomo d’arte, figlio di Napoli, che anche nel momento più difficile della sua vita, il suo pensiero era rivolto ai suoi figli artistici, che sono il futuro e il frutto della sua città.


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