Papa Francesco: “Il Sud è esempio di solidarietà per tutto il mondo”


Una cerimonia all’insegna della lotta contro l‘indifferenza, quella che ad Assisi ha inaugurato l’accensione dell’albero di natale e del presepe; i simboli del natale sono stati “illuminati” dal Papa, il quale, con un collegamento video ha dato il via alle luci dell’albero e al presepe dedicati ai migranti, allestiti nella piazza antistante la Basilica Inferiore di san Francesco, dopo la messa presieduta dal Prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein.

“La terra italiana ha ricevuto tanto generosamente i migranti e i rifugiati. Il Sud Italia è stato un esempio di accoglienza e di solidarietà per tutto il mondo” ha affermato il Pontefice, come riporta Ilmattino.it.

Papa Francesco ha ricordato, in quest’occasione, il suo primo viaggio a Lampedusa, pochi mesi prima che fosse eletto Papa; nella terra siciliana conobbe di persona i rifugiati, i profughi e le persone del sud che avevano lavorato per salvarli e poi accoglierli, come le persone della Guardia Costiera:  “Sono donne e uomini bravi, che ringrazio di cuore. Siete stati strumento della speranza che porta Gesù. Voi siete stati fra di noi seminatori di speranza”.

Papa Francesco ha ricordato come il sud non ha dimenticato “l’esperienza del piangere” e come è l’esempio positivo che si contrappone alla tendenza mondiale, in cui vive “la globalizzazione dell’indifferenza”.

Il presepe di Assisi è stato allestito, appunto, in una barca di sette metri che ha viaggiato nel Mediterraneo, trasportando, inoltre, due tunisini fino all’isola di Lampedusa. Presenti, infatti, alla cerimonia anche 31 profughi ospitati dalla Caritas diocesana, provenienti da Afghanistan, Camerun, Iran e Nigeria e un ufficiale della Marina Militare che ha partecipato alle operazioni di salvataggio dei migranti nel canale di Sicilia.

L’evento ha voluto abbracciare, totalmente, la politica contro l’indifferenza dilagante, non solo verso le stragi in mare o la cruenta sorte di gente che fugge  per continuare a vivere, ma anche verso le consuete minoranze che ogni giorno non hanno voce; infatti, prima della messa, nell’ambito dell’iniziativa “no hate speech”, è stata annunciata la nascita della rete “Illuminare le periferie del mondo”, che ha lo scopo di diffondere le informazioni circa tutte le situazioni critiche del globo che, mediaticamente, sono trascurate. Purtroppo in questa società, se non esisti nei media, allora non esisti. E questo must non è importante tanto per la creazione o il mantenimento di un’identità, quando per chiedere aiuto. I mezzi tecnologici che possediamo dovranno sempre di più diventare funzionali alla condivisione e al bene collettivo, anziché diffondere odio o manipolazioni ideologiche.

 


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