Ecco la lista dei migliori film “napoletani” del 2015


Questo 2015 è stato un anno particolarmente florido per le produzioni cinematografiche napoletane o, comunque, legate alla nostra terra. Un successo riconosciuto a livello internazionale che deve quasi tutto alla nostra storia ed alle nostre tradizioni.

Il Racconto dei Racconti

Non a caso il “Racconto dei Racconti” di Matteo Garrone ha spopolato a Cannes ed è stato una vera e propria rivoluzione nel mondo del fantasy. Il film raccoglie tre storie tratte da “Lo Cunto de li Cunti” di Giovanbattista Basile, la raccolta di fiabe che ha ispirato i più grandi scrittori europei. Colori meravigliosi, atmosfera fiabesca, ma cupa, ed un cast stellare sono stati gli ingredienti del successo di Garrone. Un film, che pur non essendo di produzione prettamente napoletana, prende tutto dalla nostra tradizione letteraria.

La stessa tradizione dalla quale prende le basi “La Gatta Cenerentola” , il corto d’animazione che uscirà nel 2016, ma sta già destando fermento nella critica. Un progetto, questa volta, tutto napoletano.

youth

Dopo il trionfo agli Oscar de “La Grande Bellezza”, Paolo Sorrentino ci ha riprovato con “Youth – La giovinezza”. Un cast degno di Holliwood fa da contorno alla nuova, magistrale opera scritta e diretta dal maestro napoletano. Per ora, il film è candidato a due Golden Globe per l’edizione 2016 con la miglior attrice non protagonista, Jane Fonda, e la miglior canzone originale di David Lang.

Natale col boss

Di ben altro stile e fattura è “Natale col Boss”, prodotto da De Laurentis. Una commedia divertente, senza troppe pretese, che attualmente sta riempiendo le sale cinematografiche. Il film vanta la partecipazione, in veste di “Boss”, di Peppino di Capri.

a napoli non piove mai

Sempre in tema di commedie è degno di nota anche “A Napoli non piove mai”, scritto, diretto ed interpretato da Sergio Assisi. Un’ottima prova per Assisi, che per la prima volta si cimentava in una simile impresa: lascia trasparire tutta la voglia dell’attore di elogiare la comicità storica della nostra terra.

bella e perduta

Infine, è giusto citare un docufilm che, proprio per la cura ed il lavoro svolto, rientra a pieno titolo nel novero dei capolavori di quest’anno. Si tratta di “Bella e Perduta”, basato sul triste degrado della Reggia borbonica di Carditello e, in particolare, sulla figura di Tommaso: un pastore che passò gli ultimi anni della sua vita a custodire, senza nessun obbligo o compenso, il discusso sito.


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