Uno studio conferma che sta per arrivare l’eruzione del Vesuvio


Il Vesuviano nasce coraggioso. Ogni giorno che vive sa che da un momento all’altro quel rischio Vesuvio potrebbe diventare realtà. Il Vesuviano nasce con una spada di Damocle dritta sul capo. Il Vesuviano è coraggioso. Così un articolo di Unistudenti.it si evince che un professore ormai è sicuro che l’eruzione ormai sia imminente.

Sul nome del Vesuvio ancora oggi si cela un ombra di timore ed inquietudine, paura e scaramanzia. Un’eruzione come quella che distrusse Ercolano e Pompei nel 79 d.C. è una possibilità che in molti non vogliono calcolare o che danno per improbabile, ma che Flavio Dobran, docente della New York University ed ingegnere fluidodinamico dedicato alla vulcanologia, ritiene possibile e vicina.

Secondo Dobran il noto vulcano campano si sta infatti avvicinando a questo drammatico scenario, che si mostrerà con un eruzione dalla enorme gittata distruttiva e che non supererà i 15 minuti: All’improvviso il Vesuvio – spiega Dobran – che sonnecchia dal 1944, esploderà con una potenza mai vista. Una colonna di gas, cenere e lapilli si innalzerà per duemila metri sopra il cratere. Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo e una temperatura di 1000 gradi centigradi, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di sette chilometri, spazzando via strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse un milione di esseri umani”.

La previsione di Dobran non nasce da fantasia, ma è la conseguenza di approfonditi studi apportati attorno all’Etna e al Vesuvio. Solo una cosa non può essere calcolata: la data dell’eruzione: “Questa purtroppo non possiamo prevederla. Certo non sarà tra due settimane, però sappiamo con certezza che il momento del grande botto sia per l’Etna che però il Vesuvio, anche se è su quest’ultimo che i nostri test si sono soffermati con particolare attenzione. La conferma viene dalla storia: le eruzioni su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni. Ebbene, l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse Ercolano e Pompei uccidendo più di duemila persone. La più recente eruzione su media scala è quella del 1631, che rase al suolo Torre del Greco e Torre Annunziata, facendo 4 mila morti in poche ore”.


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