Eccellenze: l’Università di Salerno usa scoperte di Einstein per salvare i monumenti


Cento anni dopo che il grande scienziato Albert Einsten ha predetto l’esistenza delle onde gravitazionali, l’Università di Salerno ha progettato, realizzato e brevettato delle strumentazioni che possono essere utilizzate anche per il monitoraggio dello stato dei beni monumentali.

La prima sperimentazione ha riguardato un importante monumento campano ed unico al mondo: l’Arco di Trionfo di Benevento. L’Arco, edificato nel 114 d.c, fu costruito per celebrare l’imperatore Traiano in occasione dell’inaugurazione della via Appia, la strada che da Roma conduceva a Brindisi. L’arco non solo rappresenta un importante testimonianza storica, come porta verso il Sud, ma anche una stupefacente opera d’arte. Il monumento nel corso dei tempi è stato oggetto di numerosi restauri ed interventi di consolidamento e la ricerca, condotta appunto dall’Università di Salerno, e il monitoraggio attraverso le onde gravitazionali, permetterà di rilevare lo stato di salute del monumento ed avere le giuste informazioni per pianificare i dovuti interventi conservativi.

Le attività sono state svolte con il controllo e la partecipazione della Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento e coordinate dal Prof. Luigi Petti e dal Prof. Fabrizio Barone, dell’Università di Salerno. I risultati dei lavori saranno presentati l’11 febbraio presso il sito dell’Ego (European Gravitational Observatory) a Cascina, in provincia di Pisa.


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