Reina, la figlia studia il teatro napoletano: “Ne sono felice, qui tradizione straordinaria”

Pepe Reina con i figli


I tifosi napoletani sono particolarmente selettivi nei confronti dei propri beniamini: non è difficile che un calciatore del Napoli entri nelle loro grazie, ma che ci resti nonostante l’andamento sportivo è una vera impresa. Un’impresa in cui, però, Pepe Reina è riuscito benissimo. Il portiere spagnolo è talmente amato da essere considerato un vero napoletano nel cuore, al punto che, domenica sera, dopo l’ultima partita, ha ricevuto una torta dal pasticciere Sabatino Sirica che aveva come dedica: “Con te giochiamo sempre in dodici”.

Un simile affetto è giustificato dal profondo e radicale amore che Reina ha sempre manifestato nei confronti della nostra città e del nostro popolo. Non si tratta di un mero attaccamento alla maglia o ai tifosi, lo spagnolo si è sempre dichiarato appassionato della cultura e dell’arte napoletana. Quindi non stupiscono le dichiarazioni del calciatore riportate dal Mattino Sport: “Mi piace il teatro e sono felice che mia figlia voglia imparare questa magnifica arte che a Napoli ha una tradizione straordinaria“. Infatti, come si legge nell’articolo, Reina ha iscritto la figlia Grecia, di 9 anni, all’accademia del teatro San Gioacchino a Posillipo diretta da Armando Chartier.

Il direttore ha raccontato al Mattino l’esperienza della piccola Grecia e l’amore del padre verso questa attività: “Da due mesi Grecia frequenta il corso assieme ad altri 18 bambini e Pepe la accompagna ogni volta che può – spiega Chartier – La bambina ha un talento eccellente e ha tutte le potenzialità per fare l’attrice da grande. Con me fa dizione, analisi del testo, storia del teatro e altre materie, oltre a esercizi di recitazione. Ora stiamo preparando il saggio di fine anno basato su una mia versione dell’Odissea e lei capisce tutto perché parla perfettamente anche l’italiano, oltre al tedesco e allo spagnolo. Speriamo intanto di avere il padre ospite al prossimo nostro spettacolo in cartellone in scena al teatro San Gioacchino l’1 e 2 aprile, ovvero Evviva Napule, tratto da testi di Raffaele Viviani


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