E’ napoletano il nuotatore disabile che tenterà un’impresa da record

Salvatore Cimmino


Salvatore Cimmino, 52enne nato a Torre Annunziata e residente a Roma, è stato colpito durante l’adolescenza da una grave forma di osteosarcoma e, per salvargli la vita, i medici furono costretti ad amputargli la gamba destra. La sua vita è stata segnata drasticamente da questa menomazione, con tutti i limiti ed i disagi che comporta, fino ai 40 anni. Fu allora, infatti, che il medico gli consigliò di nuotare e, dopo soltanto 8 mesi, Salvatore aveva già percorso a nuoto e senza alcuna protesi di supporto, il tratto di mare di 22 km fra Capri e Sorrento.

Il nuoto lo libera, la sua resistenza diventa la sua voce, un modo per mostrare al mondo le problematiche di tutte le persone disabili ed una dimostrazione di rivalsa e vittoria nei confronti di chiunque si si ritenga migliore perchè “normale”. Le sfide lanciate al mare dal nuotatore sono state sempre più fenomenali e drastiche: ultima quella compiuta il 28 giugno 2014, quando Salvatore ha percorso la New York Swimming Marathon, di 54 km. Oggi, il napoletano vuole mettere alla prova i suoi limiti in un progetto ben più coraggioso.

Tenterà, infatti, a settembre, l’impresa mai realizzata di nuotare da Cuba a Key West, oltre 60 ore di nuotata per 166 km. Una sfida che aiuterà non solo a puntare ancora una volta i riflettori sulla silenziosa battaglia di Salvatore, ma che fornirà anche importanti dati ed analisi alla ricerca scientifica e biomedica italiana. Dei ricercatori del Campus Biomedico di Roma analizzeranno e monitoreranno l’atleta dalla fase preparatoria fino alla fine dell’impresa utilizzandolo come “laboratorio umano” per scoprire ogni sfumatura di un organismo sottoposto ad un simile sforzo. Intanto Salvatore ha già iniziato gli allenamenti nella baia di Miami ed il 20 aprile sarà ricevuto in visita ufficiale all’Avana.


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