L’articolo 148 del Codice della Strada afferma che “il sorpasso è la manovra mediante la quale un veicolo supera un altro veicolo, un animale o un pedone in movimento o fermi sulla corsia o sulla parte della carreggiata destinata normalmente alla circolazione”. Oltre a fornirne la definizione, il suddetto articolo disciplina anche i casi nei quali il sorpasso è vietato. La violazione di questo divieto può costare una multa che varia dagli 80 fino ai 1272 euro e può portare l’autista anche a vedersi ritirare la patente o a perdere dai due ai dieci punti.

Per controllare che tale infrazione non sia commessa saranno introdotti, alcuni sono anche già stati posizionati, dei cosiddetti sorpassometri. Questi dispositivi utilizzano telecamere collegate a circuiti, istallati sull’asfalto, provvisti di sensori che rilevano il passaggio della vettura. L’automobile, nel momento in cui compie l’infrazione, viene fotografata e ripresa cinque secondi prima e dieci dopo il sorpasso. Il materiale registrato viene immediatamente inviato, via Gprs, alla centrale di controllo. Solo dopo un controllo effettuato dagli operatori addetti, il comando operativo provinciale di competenza emette il verbale nei confronti dell’autista irrispettoso della legge.

I sorpassometri saranno posizionati sulle strade statali, dove è presente la striscia continua, sulle tangenziali e sulle autostrade in punti specifici che avranno l’obiettivo di rilevare violazioni riguardanti l’accesso alla corsia di emergenza.