Documenti extracomunitari, ecco cosa chiedevano in cambio i funzionari del Comune di Napoli


Soldi, cornetti e molestie sessuali, tanto valevano – per due funzionari del Comune di Napoli – i documenti che dovevano rilasciare a quegli extracomunitari che ne facevano regolare richiesta. A scoprirlo i carabinieri del nucleo investigativo della città partenopea, dopo un un’indagine partita la scorsa estate e che ha portato alla sospensione immediata dal servizio dei due impiegati. Su di loro inoltre pendono ora le accuse di tentata truffa aggravata, abuso di potere e persino violenza sessuale.

I due indagati fanno, o meglio facevano, entrambi parte dell’Ufficio Servizi Demografici della I Municipalità ma, stando a quanto riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.it, avrebbero derogato dalle normali procedure burocratiche soltanto con cittadini stranieri, mentre nessuna anomalia si è mai verificata nel caso di documentazione da produrre in favore della cittadinanza nostrana.

Per chi non era italiano, invece, pressanti e pesanti erano le richieste che seguivano le loro visite in Municipio. Nel migliore dei casi, infatti, i malcapitati potevano cavarsela con qualche cornetto, caffè e cappuccino offerto al bar. Spesso, però, i due funzionari del Comune di Napoli non si accontentavano di un “piccolo spuntino”, ma esigevano ingenti somme di denaro per il rilascio dei documenti o inventavano inesistenti dovuti pagamenti per marche da bollo e simili. Molto peggio, comunque, andava alle donne, sottoposte in più di un’occasione ad avance sessuali, abbracci e baci, ovviamente non corrisposti, che sarebbero stati proprio la molla a far scattare le prime denunce.

Ora i due impiegati, già rimossi dal servizio, dovranno spiegare tutto ai magistrati, col pericolo di incorrere nel licenziamento e nel carcere.


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