Assicurazioni veicoli, stop alle truffe: in arrivo un sistema che le smaschererà


Non finiranno nel cerchio infernale dei fraudolenti assieme ad Ulisse, ma i furbetti delle assicurazioni (specie quelli delle automobili) saranno comunque registrati all’interno di un database informatico contenente i dati relativi a tutti i sinistri (o presunti tali) avvenuti in Italia.

E’ questa la soluzione individuata dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, per mettere fine alle tanto vituperate truffe dei falsi incidenti stradali, spesso considerati la principale causa delle esose tariffe assicurative imposte ai conducenti e ai proprietari di mezzi di trasporto italiani, con particolare riferimento a quelli del meridione, dove le assicurazioni frequentemente raggiungono cifre anche tre o quattro volte superiori a quelle del nord.

Chissà se l’AIA, l’Archivio Integrato Antifrode, concorrerà effettivamente nel far diminuire i pressi delle stesse, oltre che nell’individuare e punire quanti inventando falsi sinistri per riscuotere fraudolentemente i pagamenti erogati dalle diverse compagnie presenti sul nostro territorio nazionale. Quello che è certo è che l’archivio conterrà i dati degli incidenti avvenuti in Italia tra veicoli a motore ivi immatricolati, ma soprattutto informazioni concernenti i testimoni e i danneggiati coinvolti nei medesimi sinistri, al fine di creare una black list di individui “troppo maldestri” con l’auto o la moto.

Per poter creare tale archivio – si legge sulla Gazzetta Ufficiale n.134 – l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ha adottato, in data 10 giugno 2016, il provvedimento n. 23/2016 del 1 giugno scorso, con il quale si stabilisce il regolamento recante la disciplina della banca dati sinistri, della banca dati anagrafe testimoni e della banca dati anagrafe danneggiati.


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