Magic World non aprirà: il Parco era in vendita, ma ecco cosa è accaduto


Lo spiraglio di luce che si intravedeva per Magic World si è improvvisamente spento. Il Parco acquatico di Licola, che è stato chiuso in seguito alla procedura di fallimento avviata nel dicembre 2013, sembrava veder salva la pelle grazie alla decisione del Tribunale di Napoli di vendere l’intera struttura tramite un’asta pubblica; il miglior offerente, insomma, l’avrebbe acquistata, partendo da un’offerta minima di 6 milioni di euro. Soluzione che avrebbe così salvaguardato anche il lavoro dei dipendenti, i quali arrivavano circa a 200.

Ebbene, “l’asta per la vendita del Parco è andata deserta” informa ieri sera un post pubblicato sulla pagina ufficiale facebook di Magic World, spiegando brevemente cosa è accaduto, probabilmente:

“La società che fino all’anno scorso ha gestito il parco ci ha comunicato che a seguito di sopralluogo effettuato nella struttura, il parco versa in un totale stato di DEGRADO e di ABBANDONO per cui era assolutamente impensabile poter aprire la struttura in tempi brevi e quindi garantire a noi dipendenti il consueto impiego stagionale!
Dunque CIAO ESTATE A MAGIC WORLD! IL PARCO resterà chiuso.

Grazie a tutti voi per il sostegno e l’affetto”.

Un caso triste quello di Magic Word, che per anni è stato il Parco Acquatico di riferimento per moltissime persone: un debito pari a 18 milioni di euro (verso Equitalia) che ha causato la chiusura dei suoi cancelli. Poi l’improbabile fallimento dell’asta per la vendita. Questi sono i casi in cui è necessario l’intervento dei privati, di persone con la forza di investire e di rischiare, ma spesso le premesse istituzionali e pubbliche limitano o rendono complicate queste operazioni: pertanto una collaborazione tra istituzioni e fondi privati potrebbe supportare dinamiche come questa.


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