Isis, scoperta organizzazione con base a Napoli: così i funzionari aiutavano i terroristi


Sono 11 le persone finite in manette, tutte accusate di aver aiutato i terroristi dell’Isis a muoversi liberamente per gli Stati dell’Europa e dell’Africa, grazie al possesso di documenti falsi. A scoprire i membri dell’organizzazione con basi a Napoli e Roma un’accurata indagine degli uomini della polizia di frontiera di Fiumicino.

Quest’ultimi, grazie ad un lavoro certosino e minuzioso, sono infatti riusciti a risalire alle modalità con le quali questa organizzazione di matrice terroristica operava in Italia grazie all’aiuto di influenti funzionari degli uffici anagrafici del Bel Paese. Il meccanismo era piuttosto semplice: i documenti di riconoscimento destinati alla distruzione perché usurati o scaduti e non più validi, venivano trafugati da questi stessi funzionari e rivenduti a marocchini e algerini, legati all’Isis e appunto facenti parte dell’organizzazione presente sul territorio italiano.

Dopodiché tali documenti – come rivelato dall’edizione odierna de IlMattino.itvenivano spediti in qualche modo in Siria, Iraq o Afghanistan, Paesi in cui l’Isis vanta numerosi avamposti e dove numerose sono le azioni militari sin qui fatte registrare. Così come altri luoghi colpiti dal sedicente Stato Islamico, quali Parigi, Instanbul, e varie città del Belgio, si sono rivelati importanti nuclei di contatto tra l’organizzazione sgominata dalle forze dell’ordine italiane e i terroristi islamici.


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