Campi Flegrei: il bradisismo causato da acqua e gas e non da magma. La nuova scoperta


Uno studio basato sui dati raccolti negli ultimi 30 anni dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia rivela che il fenomeno del bradisismo, cioè il sollevamento e l’abbassamento del sottosuolo, che interessa il vulcano dei Campi Flegrei, non sarebbe dovuto a una risalita di magma, come si era creduto finora, ma ad un flusso d’acqua, dovuto alla pressione dei gas del sottosuolo. Questa ricerca italiana è stata presentata alla conferenza Goldschmidt a Yokohama in Giappone realizzata dai vulcanologi Giuseppe De Natale e Claudia Troise, dell’Osservatorio Vesuviano, e Roberto Moretti della Seconda Università di Napoli.

Il nuovo modello, che si basa principalmente su una ri-analisi di tutti i dati geochimici rilevati dagli anni ’80 fino ad oggi, mostrerebbe che il sollevamento del suolo lieve e persistente, di 38 cm in 12 anni, sarebbe derivato non a una risalita di magma in superficie ma ad un flusso d’acqua, generato dalla pressione dei gas a 8 chilometri di profondità.

Lo studio mostrerebbe inoltre che il magma sarebbe salito in superficie tra gli anni ’70 e gli anni ’80, in concomitanza con il sollevamento del suolo nel porto di Pozzuoli tra il 1969 e il 1984.

Come si legge sul Mattino, Roberto Moretti ha dichiarato: “Abbiamo analizzato tutti i dati raccolti negli ultimi 30 anni – ha detto Moretti – e il nostro modello sembra indicare che il fenomeno attuale è dovuto all’attività idrotermale, alimentata dalla pressione dei gas magmatici profondi, piuttosto che alla risalita di magma o alla formazione di una camera magmatica superficiale posta a circa 3-4 chilometri di profondità». Invece, ha proseguiti, «crediamo che la dinamica del magma abbia caratterizzato il sollevamento del suolo avvenuto tra il 1982 e il 1984”.


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