Sociologo su Napoli: “Tesori del Nord di meno ma in evidenza, servirebbe la dittatura”


Il sociologo belga, Derrick De Kerkhove, esperto di media e comunicazione, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino in cui parla dei nostri territori, pieni di risorse mal sfruttate. Secondo De Kerkhove, l’unica soluzione sarebbe una “dittatura”, o comunque qualcuno che imponga le regole e il rispetto delle proprie bellezze. Ecco le sue parole:

Sull’accoglienza della gente: “Qui sono sempre molto gentili, e questo è il particolare della zona, di tutti i napoletani. Io a volte passo da Nizza a Roma, Napoli, e il paragone tra il modo francese e quello italiano è bianco e nero. E si dice infatti che i francesi non sono diversi dagli italiani ma sono italiani di malumore. I luoghi valorizzati? No non lo sono, qui l’accoglienza delle persone è deliziosa, ma l’accoglienza infrastrutturale no. Si pensi a Torre Annunziata e ai suoi 5 km di costa in stato di abbandono”.

A proposito di Torre Annunziata, il sociologo rivela di aver lavorato ad un progetto, “la felicità urbana”: “L’ho fatto per la città, perché ha tanti tesori completamente sprecati, lasciati perdere. Questo è un progetto di mettere insieme tutto, di far partecipare tutta la cittadinanza. Il progetto è stato presentato ma poi lasciato perdere. E’ questo il problema: l’immobilismo generale del sistema municipale, comunale”.

Su Napoli: “Ho visto Napoli per almeno dieci anni ed è la stessa cosa. E’ una città che ha tanti tesori e quando penso alla quantità di tesori e al fatto che al Nord ce ne siano molti meno ma siano messi in evidenza, invece a Napoli no”.

Sul ruolo della popolazione: “Ci sono iniziative locali molto interessanti nelle zone periferiche di Napoli, soprattutto con i giovani, c’è movimento. Servirebbe però un dittatore, che punisca ogni illecito, come successe a Singapore. Io la vidi nel 1978, e c’era un grande degrado, tutta la zona era sprecata, sono tornato nel 2004 e tutto era pulito, l’acqua era limpida. Come hanno fatto? Il dittatore Lee Kuan Yew ha fatto per decenni il padre e padrone del territorio, stabilendo regole ferree senza alcuna tolleranza per i trasgressori, ma si è trattato di un dispotismo che ha funzionato. Ci vorrebbe un uomo così anche qui. Ma Napoli non sarebbe mai felice di questa situazione, perché ha una natura ribelle. Ma sarebbe bello che Napoli rispettasse i suoi monumenti e le sue strade”. 


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI