Città più cementificate d’Italia: 11 comuni napoletani guidano la classifica


In un’epoca dove è rimasto ben poco verde da salvaguardare e dove il cemento ha devastato completamente le nostre città, la notizia che la provincia di Napoli sia la più cementificata d’Italia, non desta molto stupore.

Eppure, è quanto emerge dallo studio “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” approntato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) su scala nazionale. Nella classifica dei comuni più cementificati d’Italia, la provincia napoletana ha il triste primato con ben 11 città del territorio partenopeo che figurano tra i primi venti comuni italiani a maggiore concentrazione edilizia.

A livello provinciale, quelle di Monza e della Brianza, si confermano con la percentuale più alta di suolo consumato rispetto al territorio amministrato (oltre il 40% nel 2015, secondo la nuova cartografia), con una crescita ulteriore, tra il 2012 e il 2015, dello 0,5%. Seguono Napoli e Milano, con percentuali che superano il 30%. Ma, mentre Napoli ha un incremento del suolo consumato simile a quello di Monza e Brianza (0,5% in più rispetto al 2012), a Milano, nello stesso periodo, la crescita è stata dell’1,2%.

Per quanto riguarda i comuni invece ci sono alcuni che superano il 60% del suolo consumato e il record italiano va al piccolo comune di Casavatore, in provincia di Napoli, con l’89,3% di suolo occupato. Dei dieci comuni con la maggiore percentuale di suolo consumato, otto sono solo nel Napoletano e su 20 sono 11:

1. Casavatore (Napoli)
2. Arzano (Napoli)
3. Melito di Napoli (Napoli)
4. Fiera di Primiero (Trento)
5. Cardito (Napoli)
6. Lissone (Monza e della Brianza)
7. Frattaminore (Napoli)
8. Torre Annunziata (Napoli)
9. Casoria (Napoli)
10. Portici (Napoli)
11. Sesto San Giovanni (Milano)
12. San Giorgio a Cremano (Napoli)
13. Cusano Milanino (Milano)
14. Frattamaggiore (Napoli)
15. Corsico (Milano)
16. Pero (Milano)
17. Aversa (Caserta)
18. Curti (Caserta)
19. Mugnano di Napoli (Napoli)
20. Lallio (Bergamo)

Fonte:

Rapporto ISPRA


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