GF Vip. Il sindaco di Eboli contro Signorini: “Ha offeso la nostra città”. L’opinionista si scusa


Il reality in onda su Canale 5, ‘Grande Fratello Vip’, continua a scatenare polemiche di ogni tipo. Dopo la squalifica di Clemente Russo e il polverone che si è sollevato, ecco un altro caso “mediatico”, con protagonista Alfonso Signorini. Quest’ultimo, infatti, nel corso della terza puntata del programma, avrebbe pronunciato una frase infelice su Eboli, scatenando l’ira del sindaco della città in provincia di Salerno.

L’opinionista della trasmissione di Canale 5, avrebbe testualmente detto: “Guardando allo spaccato di questa casa ci sembra di assistere ad una Italia ferma ad Eboli, un’Italia arretrata”. Immediata la reazione del primo cittadino di Eboli, Massimo Cariello, che ha scritto una lettera indirizzandola ai responsabili di redazione di Mediaset.

Eccone alcuni passi: “Una frase che non rende merito alla storia, alla cultura ed agli sforzi di mantenere alti livelli di vivibilità e civiltà del popolo ebolitano. Voglio ricordare a Signorini che Eboli è una città dall’antica storia, una storia fatta anche e soprattutto di conquiste civili e traguardi sociali. È una terra che annovera intellettuali di primo livello, alcuni dei quali hanno segnato la storia, non solo in Italia. Voglio ancora ricordargli che le conquiste agrarie e gli insediamenti industriali, legati alla trasformazione dei prodotti della terra, hanno fatto di quest’area un approdo felice, anche dal punto di vista economico, da molto tempo, ben prima che altre zone del Paese, celebrate quali esempio di sviluppo economico e sociale, uscissero dai livelli di arretratezza ai quali li aveva costretti una storia vissuta non da protagonisti”.

“Uno scivolone – continua Cariello – quello dell’opinionista di Canale 5, arrivato proprio nella puntata in cui erano sotto giudizio le frasi inopportune ed offensive di altri. Difendo la mia terra, la mia città e la mia comunità, quarantamila cittadini residenti che non possono sentirsi definiti figli di un’Italia arretrata. Detto questo, invito Alfonso Signorini a visitare la nostra città, ricca di storia e fermenti culturali: sarà nostro gradito ospite ed assaporerà quale livello di civiltà e vivibilità esprime Eboli da sempre”.

Ieri sera, però, pace fatta tra i due. Come riportato dal sindaco sul suo profilo Facebook, Alfonso Signorini lo ha chiamato, scusandosi per la frase e chiarendo la sua posizione e la sua stima per la città di Eboli: “Ho ricevuto una telefonata dal giornalista Alfonso Signorini, che si è inteso scusare per quanto detto in puntata. Mi scuso con lei e con tutti gli ebolitani – mi ha detto Signorini – per una frase che ho detto, ma che non ha reso giustizia a quanto effettivamente pensavo. La mia intenzione era sia di indicare la città di Eboli quale avamposto di civiltà, sia di denunciare uno stato di arretratezza delle aree dopo Eboli in un determinato periodo storico del passato, come la letteratura e la storia ci hanno insegnato. Nessuna offesa, e non solo ad Eboli, era nelle mie intenzioni, anche perché la mia storia personale dice chiaramente quanto io sia legato al Sud”. Polemica chiusa, dunque. Almeno questa.


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