Il pentito Lo Russo svela: “Ordinai di tagliargli la testa e lasciarla nel water”


E’ finito in manette anche l’ultimo esponente del clan Mallo ancora a piede libero. Parliamo di Rudy Rizzo, arrestato ieri a Napoli dai carabinieri, dopo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

L’ordinanza del gip è solo il culmine di un’attività investigativa coordinata dal procuratore aggiunto della Dda partenopea Filippo Beatrice, che fornisce un quadro lucido e agghiacciante della camorra in città, mostrando come l’egemonia sia in mano a giovani e giovanissimi pronti a tutto pur di ‘comandare’.

Negli atti, come riporta Il Mattino, ci sono anche le dichiarazioni di Carlo Lo Russo, boss pentito, ex capo del clan dei Capitoni, grandi rivali proprio del clan Mallo. Lo Russo rivela che i nemici lo volevano morto, e proprio per questo lui aveva ordinato ai suoi fedelissimi di uccidere Walter Mallo, il boss: “Avevo dato l’ordine a Luigi Cutarelli (suo uomo fidato) di uccidere Mallo e poi di tagliargli la testa, portarsela e lasciarla in un water al centro del rione don Guanella. L’idea mi venne perché lui si chiama Walter, come il gabinetto…”.

I fatti si riferiscono alla fine dello scorso inverno, protrattisi poi fino alla primavera: all’epoca la lotta tra i clan era all’apice, e si combatteva a colpi di stese e agguati, spesso anche in pieno giorno e alla presenza dei bambini.

Mesi di fuoco, in cui perse la vita anche un’innocente, Giovanna Paino, 60 anni, travolta da uno scooter con a bordo i sicari dei Lo Russo: “Abbiamo ucciso una vecchia”, dissero con freddezza i due investitori parlando al telefono con alcuni complici.

Ora, dopo lo scacco al clan Lo Russo, è arrivato il declino anche per i Mallo. A Rizzo vengono contestate l’associazione a delinquere e la detenzione di armi.


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