Perché gli animali prevedono i terremoti? Ecco la risposta


Gli animali, si sa, hanno sensi più sviluppati degli esseri umani e sono in grado di prevedere fenomeni naturali ed avvertire il pericolo in anticipo.

E’ il caso dello stormo di uccelli che era come “impazzito” poco prima della forte scossa di ieri mattina a Norcia. I cani abbaiano o ululano, i gatti si agitano e di nascondono, gli uccelli scappano. Ma come fanno?

La spiegazione scientifica arriva da una ricerca dell’Università di Cambridge. Secondo gli studiosi britannici gli animali percepiscono in anticipo gli ioni positivi rilasciati nell’aria dalle rocce stressate prima del movimento tellurico.

Inoltre gli animali possiedono un udito più sviluppato rispetto a quello umano: i cani percepiscono suoni fino a una frequenza di 60000 Hz e i gatti di 70000 Hz contro i 16000-20000 Hz degli esseri umani. Nel 373 d.C. gli storici raccontarono che gli animali, inclusi topi, serpenti e donnole, abbandonarono la città di Helike in Grecia alcuni giorni prima che un terremoto, accompagnato da tsunami colpisse la città, distruggendola e sommergendola.

E ancora, prima del terremoto dell’Aquila Rachel Grant, una ricercatrice inglese stava studiando i rospi in Abruzzo. All’improvviso questi animaletti sparirono e poco dopo accadde la catastrofe. Questo comportamento dei rospi aquilani è stato poi descritto in un articolo pubblicato dal Journal of Zoology della Open University di Milton Keynes.


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