Coppia napoletana adotta bimba a pagamento: il caso denunciato dai vicini


Ha fatto clamore la notizia di ieri sull’adozione clandestina nel napoletano. Una coppia della provincia di Napoli aveva una neonata in casa, ma il Dna della bimba non corrispondeva a quello dei suoi presunti genitori.

Tutto era partito da una lettera anonima che denunciava qualche mese fa l’improvvisa comparsa di una neonata in una casa di quarantenni. E così gli agenti dell’unità operativa Tutela minori della polizia municipale di Napoli con il coordinamento dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni hanno iniziato ad indagare.

Il padre aveva detto agli agenti di aver avuto una relazione extraconiugale con una ragazza di etnia rom, rimasta incinta aveva partorito la bimba in un ospedale napoletano. Sempre secondo il racconto dell’uomo la donna avrebbe rifiutato la neonata che a questo punto sarebbe stata accolta in famiglia anche da sua moglie.

Dopo mesi di indagini è stata scoperta la finta adozione e la bimba è stata allontanata dalla casa dei genitori adottivi ed è stata dichiarata ufficialmente adottabile. Le indagini sono ancora in corso per scoprire se esiste una banda di rom specializzata nel commercio di neonati. Non si conosce ancora la cifra precisa pagata dalla coppia napoletana per avere la piccola, ma potrebbe aggirarsi intorno ai 20-30mila euro.

È il terzo caso del genere in due anni — spiega Pagnano a Il Corriere del Mezzogiorno e sappiamo che il fenomeno della compravendita dei bambini è radicato. E dunque non ci siamo fidati e siamo andati avanti con le indagini: c’erano troppe incongruenze nella storia. E un elemento che subito ci ha messo in guardia è stata la domanda di adozione che la coppia tempo fa aveva avanzato, rispetto alla quale non avevano ancora avuto alcun riscontro“.


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