Pendolaria 2016, Circumvesuviana disastrosa: “È la vergogna della Campania”


Legambiente come ogni anno ha stilato la classifica delle peggiori linee ferroviarie italiane, e tra queste spiccala Circumvesuviana, croce e delizia dei pendolari locali che ogni giorno tra ritardi e degrado usufruiscono di un servizio che viene – come riporta il dossier – classificato tra i peggiori del paese.

Da anni la Circumvesuviana rappresenta la vergogna della mobilità in Campania. Eppure questa ferrovia collega un’area metropolitana di circa due milioni di abitanti e si estende per circa 142 km (distribuiti su 6 linee e 96 stazioni) che si sviluppano intorno al Vesuvio, sia lungo la linea costiera verso Sorrento, sia sul versante interno alle pendici del Monte Somma, fino a raggiungere Nola, Baiano e l’Agro nocerino-sarnese.

L’utente medio ormai non fa più caso ai ritardi. La speranza è che non venga addirittura cancellata la corsa tanto attesa. Una volta saliti a bordo non resta che sperare di poter proseguire fino alla meta senza interruzioni. Il peggio non è la possibilità che avvengano guasti al materiale rotabile, perché tra incidenti o principi di incendi, scippi, aggressioni, intimidazioni, finestrini presi a sassate, controllori che rischiano di essere pestati a sangue per aver banalmente chiesto il biglietto o intimato di non fumare a bordo, il viaggio può trasformarsi in un inferno.

Fino al 2003 la Circumvesuviana assicurava più di 500 corse al giorno, oggi la metà. Questo perché fino al 2010 i treni in circolazione erano 94.  Oggi viaggiano 56 treni, ma ne occorrerebbero almeno 70 per garantire un servizio dignitoso.

Il disastro è però la situazione complessiva dell’Eav, l’holding – con socio unico la Regione Campania – dove nel 2013 sono confluite Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea e Metrocampania NordEst. Il crollo del numero dei viaggiatori è paragonabile alla crisi che vive l’azienda. Azienda che gestisce una buona parte del trasporto pubblico su ferro in regione. Secondo i dati della società nel 2010 erano 40 milioni gli utenti della Circumvesuviana, oggi se ne contano 27 milioni.

Quelli della Sepsa (Cumana e Circumflegrea) sono passati da 20 milioni a 11; mentre quelli di MetroCampania Nordest, da 67 milioni a circa 40. Uno spiraglio sembra arrivare dal decreto fiscale che contiene lo stanziamento di circa 600 milioni da destinare alla Regione per il pagamento dei debiti pregressi di Eav.

Secondo gli annunci della Regione, la flotta della Circumvesuviana sarà ampliata con la messa in esercizio di 21 dei 26 treni Metrostars (frutto di una commessa del 2004 e terminata nel 2015, ma già oggetto di manutenzione per difetti di progettazione che ne impedivano l’utilizzo). Sono inoltre partite altre due commesse (con EuroMaint e TFA) per il revamping di 37 treni che dovrebbero arrivare da marzo 2017.

Altri investimenti sono previsti per la sicurezza e la manutenzione della rete ferroviaria anche per le altre linee gestite da Eav. L’azienda, in questo ultimo anno ha provato a combattere il fenomeno dell’evasione tariffaria, altro grande problema, intensificando i controlli. Quasi tutte le stazioni però restano prive di tornelli.

La ferrovia Alifana, lunga circa 80 km, spesso protagonista di numerose lamentele da parte dei pendolari, a causa di molteplici ritardi, soppressione di corse, ma soprattutto per la precarietà dei mezzi su cui viaggiano, caratterizzati dall’assenza di aria condizionata d’estate, da sediolini e carrozze antiquate e da uno scarso servizio di pulizia.

Si tratta di una linea su cui viaggiano convogli diesel anche se da diversi anni l’opera di elettrificazione è praticamente finita. Al momento attuale la gestione di EAV (Ente Autonomo Volturno) vede l’utilizzo di 8 treni, nei giorni festivi invece  le corse sono assenti in quanto sostituite con bus. Anche per la ferrovia Alifana potrebbero arrivare buone notizie con l’acquisto di 3 nuovi treni diesel deliberato dalla Regione a Giugno.

Inoltre, come riporta il dossier, in Campania la metà dei convogli sono vecchi di 18 anni, la Circumvesuviana ha 83 treni in circolazione costruiti negli anni ’70 ed altri 35 nei primi anni ’90. La Cumana e Circumflegrea con un’età media dei 30 treni addirittura superiore a 33 anni o della linea Alifana con treni vecchi di 35 anni.

La Classifica:
1 ROMA – LIDO
2 CIRCUMVESUVIANA
3 REGGIOCALABRIA – TARANTO
4 MESSINA – CATANIA – SIRACUSA
5 CREMONA – BRESCIA
6 PESCARA – ROMA
7 CASALE MONFERRATO – VERCELLI E CASALE MONFERRATO – MORTARA
8 BARI – MARTINA FRANCA – TARANTO
9 TREVISO – PORTOGRUARO
10 GENOVA – AQUI TERME


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