De Magistris: “La fine della camorra è vicina. Il migrante è una ricchezza”


Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha parlato questa mattina ad RTL 102.5 durante la trasmissione radiofonica “Non stop news”, condotta da Pierluigi Diaco e Giusi Legrenzi. Tanti i temi toccati dal sindaco, a cominciare dalla querelle con Roberto Saviano. De Magistris preferisce abbassare i toni: “Sinceramente non ci ritornerei perché quello che si doveva dire l’ho detto in un post sul mio profilo Facebook. Io sono una persona intellettualmente onesta che sottolinea le cose che non vanno, ma che sottolinea anche le cose che vanno e, soprattutto, vede il cambiamento che è in atto progressivamente nella nostra città. Quando uno ama profondamente la propria città e ci lavora h24 senza risparmiarsi mai ha quel senso di giustizia che lo porta a replicare quando si vede descritto un fatto non vero.”.

Il sindaco poi si concentra sulla lotta alla criminalità, e su come la sta affrontando Napoli: “Io sono perché si parli e non si taccia, però siccome quando si parla di temi così delicati le parole sono pesanti, bisogna dire la verità o provare a dirla fino in fondo. Perché per la città di Napoli, ad esempio, se tu racconti solo il fatto negativo che oggettivamente c’è, ma non racconti progressivamente i fatti positivi, anche nella lotta alla camorra, alle mafie, all’infiltrazione alla politica, non dai l’alternativa alle persone. Per come stiamo affrontando a Napoli, soprattutto i rapporti tra mafia e istituzioni e mafia e politica, le assicuro che la fine della camorra è sempre più vicina“.

Sulla questione immigrazione: “Noi in Italia siamo molto esposti, al Sud moltissimo, a Lampedusa e in Sicilia non ne parliamo proprio. Io penso che l’Europa la deve smettere di girarsi dall’altra parte e scaricare solo sull’Italia questo tema; Sono dell’idea che le persone che vengono nel nostro Paese devono essere aiutate a integrarsi perché il migrante non è solo un problema economico, è anche una ricchezza. Anche nell’episodio di Forcella, vittime sono stati una bambina di 10 anni e tre senegalesi vittime perché non hanno voluto pagare il pizzo. A me piace molto l’idea di una città che diventa integrazione, contaminazione, meticciato culturale, quindi starei attento alla strigliata repressiva”.

Infine, anche una battuta sulla partecipazione di Diego Armando Maradona al Teatro San Carlo: “Maradona è per sempre la città di Napoli, solo chi non è napoletano o tifoso del Napoli non comprende quanto Maradona è nel corpo, nell’anima, nel cuore, quanto ha fatto sognare questa città nei momenti difficili. Napoli è una città che sta fortemente riscoprendo tradizioni e bellezze puntando sull’umanità e sui napoletani, nell’ultimo anno e mezzo siamo entrati nella storia, Napoli non ha mai avuto un flusso turistico e iniziative culturali così enormi come in questo periodo. Io sono anche Presidente del San Carlo, quindi non consentirei a nessuno di fargli del male. Lunedì sarà una bella serata, e poi quest’anno abbiamo un compleanno importante,  festeggiamo i trent’anni dal primo scudetto, Maradona a Napoli è un evento importante“.


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